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Regione, due dipendenti su tre sono contenti del proprio lavoro

CATANZARO Il controllo della gestione è il modo in cui, nelle aziende, si valuta l’eventuale scostamento tra gli obiettivi aziendali e il modo in cui si cerca di perseguirli. Mutuando la pratica da…

Pubblicato il: 27/01/2016 – 14:41
Regione, due dipendenti su tre sono contenti del proprio lavoro

CATANZARO Il controllo della gestione è il modo in cui, nelle aziende, si valuta l’eventuale scostamento tra gli obiettivi aziendali e il modo in cui si cerca di perseguirli. Mutuando la pratica dal privato, anche la Regione Calabria ha adottato uno strumento del genere per conoscere meglio la qualità del lavoro percepita dai propri dipendenti e poter apportare, qualora ce ne fosse bisogno, i correttivi più indicati.
Per farlo, il direttore generale del dipartimento organizzazione, risorse umane e controlli Luigi Bulotta, su input del vicepresidente e assessore al Personale Antonio Viscomi, ha inviato ad alcuni dipendenti regionali due questionari con cui si è inteso conoscere la valutazione complessiva del lavoro svolto nell’Ente, da parte di chi quotidianamente lo svolge. Ciò che è emerso è che il 66% dei dipendenti regionali intervistati è soddisfatto della qualità del lavoro nell’Ente, mentre il 34% non lo è (o almeno non lo è del tutto). Ma per apprezzare meglio i dati, è necessario un approfondimento.

PERFORMANCE La prima delle due indagini, sottoposta nello corso mese di ottobre, è stata effettuata sul “Livello di condivisione e soddisfazione del sistema di misurazione e valutazione della performance”. 516 i dipendenti regionali interessati, dislocati in tutti i dipartimenti regionali, era suddivisa in due sezioni. La prima relativa alla valutazione della performance organizzativa (9 affermazioni) e la seconda alla valutazione della performance individuale (5 affermazioni). Ad ogni affermazione, l’intervistato doveva esprimere il proprio livello di classificazione con un numero da 1 a 5.
Per il primo ambito, il 64,75% degli intervistati si è detto soddisfatto, contro il 35,25% che non lo è. Per il secondo ambito, dati molto simili: il 67,13% condivide i metodi utilizzati per la valutazione individuale, il 32,87% no. Il dato aggregato dice che il 66% dei dipendenti regionali intervistati è soddisfatto del livello di condivisione e con il metodo di misurazione della performance. il 34% non lo è.

I SUPERIORI La seconda indagine aveva ad oggetto la “valutazione del superiore gerarchico”. In questo sono state sottoposte ai 435 intervistati delle affermazioni alle quali ognuno di loro doveva assegnare un voto, da 1 a 6, in base al grado di accordo con l’affermazione stessa. Anche in questo caso, due gli ambiti di indagine: “Il mio capo e la mia crescita” /5 affermazioni) e “Il mio capo e l’equità” (4 affermazioni).
Per il primo ambito, la valutazione ha raggiunto i livelli più alti per quanto riguarda il riconoscimento della bontà del lavoro svolto (voti in media pari a 4,33). Da migliorare, invece, l’aspetto motivazionale: in media i voti si sono attestati attorno a 3,82. In totale, la media complessiva del primo ambito è pari a 4,05, per una percentuale di soddisfazione del personale intervistato pari al 67,54%. 32,46% gli insoddisfatti.
Nel secondo ambito, non bene la percezione dell’equità con cui i “capi” operano: 3,68 la media voto. Decisamente meglio la considerazione personale verso il capo e la sua competenza: 4,39.
In generale, la valutazione sull’equità ha raccolto un voto medio di 3,89, per una percentuale di soddisfazione del 65,17%. 34,83% la percentuale di insoddisfatti.
Probabile allora che ci siano anche i risultati di queste indagini, magari non pessimi ma di certo non invidiabili, alla base delle scelte adottate dal vicepresidente Antonio Viscomi in tema di riorganizzazione funzionale della macchina burocratica regionale. La riforma, varata nello scorso mese di dicembre dalla Giunta, sarà al centro di un incontro che si terrà nel pomeriggio di mercoledì a Catanzaro, presso la Casa delle Culture, dove lo stesso vicepresidente Viscomi ne illustrerà i capisaldi e la logica sottostante. I dipendenti regionali sono circa 1700 (ai quali vanno aggiunti i circa 400 transitati dalle Province). Le indagini sono state somministrate nei mesi di ottobre e dicembre per entrambe c’è stato bisogno di un sollecito (due nel caso della prima indagine) alla risposta da parte del direttore generale del Dipartimento del Personale.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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