«L’arrivo a Catanzaro del presidente Mattarella è come una boccata d’ossigeno per la Calabria, che all’Autorità più rappresentativa della Repubblica può finalmente affidare il suo lungo cahiers de doléances, con la speranza – afferma il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Alessandro Nicolò – che il capo dello Stato possa smuovere l’indifferenza e la distrazione scientificamente provata di un governo che è assente su tutte le emergenze di questa parte del Paese». Aggiunge Nicolò: «La Calabria che incontrerà il presidente Mattarella oggi come mai è una terra ai margini del Paese e dell’Europa e vive un isolamento che è geografico, ancorché economico e sociale. Una regione difficile da raggiungere, considerato che un volo andata – ritorno con Alitalia può costare anche 500 euro, mentre gli aeroporti, in particolare quello di Reggio e Crotone, senza sostegni dallo Stato sopravvivono a stento; che l’autostrada è un colabrodo e una nevicata può costringere all’addiaccio gli automobilisti per ore e ore; i treni sempre più rari (altro che Alta velocità!) e la linea ionica seguita ad essere l’emblema vergognoso per un Paese civile di un divario col Nord ormai intollerabile; che la strada statale 106 – su cui occorrerebbe una commissione d’inchiesta – è un tratturo che dal 1996 ad oggi ha fatto 600 vittime, 24.000 feriti ed oltre 9.000 sinistri. Si potrebbe andare avanti, ma un uomo del Sud come Mattarella sicuramente è a conoscenza della solitudine politica della Calabria e delle promesse da marinaio di un Governo che continua a concentrare risorse e impegni concreti soltanto nelle aree forti del Paese».
Nicolò aggiunge: «Purtroppo, gli stessi ammonimenti del Capo dello Stato, riferiti in più circostanze pubbliche, e per i quali gli saremo sempre grati, affinché le prospettive di crescita del Paese coinvolgano il Mezzogiorno e siano evitate “fratture insanabili” nella convinzione che il Mezzogiorno è patrimonio di tutti, finora sono rimasti inascoltati dal governo. La Calabria ha 300mila disoccupati e un precariato che è una piaga sociale, registra la presenza di una criminalità sempre più invasiva e da parte dei cittadini si avverte una pesante sfiducia nelle istituzioni pubbliche, eppure dal governo Renzi arrivano soltanto generiche e vaporose intenzioni di intervento. Manca tuttora la volontà politica per concretizzare un progetto che sappia tirar fuori dalle secche regioni del Sud storicamente svantaggiate come la Calabria. Perciò, al presidente Mattarella, in questa importante occasione, la società civile calabrese affida le proprie speranze invocando aiuto, per avviare una feconda stagione di crescita e di affermazione della legalità con il rilancio dello sviluppo e dell’occupazione. Il lavoro, infatti – conclude il capogruppo di Forza Italia alla Regione Calabria – è il principale nodo da sciogliere, anche per irrobustire le regole della convivenza civile. Paradossalmente, se in Calabria è difficile giungere, vista la condizione lacunosa delle infrastrutture, è invece facile andare via, come sanno le centinaia e centinaia di nostri giovani costretti a emigrare».
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