CATANZARO A margine della visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il commento sulla Cittadella regionale da parte dell’ex presidente della Regione Giuseppe Chiaravalloti ha un valore particolare. Fu lui, infatti, a decidere di acquistare un terreno appena fuori Catanzaro perché si costruisse lì la Cittadella regionale. Di quel terreno, pochi giorni fa, la Corte dei conti ha informato la Regione Calabria che praticamente non era al corrente di esserne proprietaria nonostante nel 2003 furono spesi oltre 5 milioni di euro per l’acquisto di quell’immobile.
Oggi, Chiaravalloti spiega le motivazioni alla base di quella scelta sul terreno in località Sansinato: «Io avevo l’esigenza di farla il più vicino possibile alla città, perché mi preoccupava lo spopolamento del centro. Questa esigenza è stata ritenuta non rilevante e allora è stata spostata qui (nel quartiere Germaneto, 3 km più a Sud, ndr). Il mio era un progetto più modesto, sarebbe costato un sesto di quanto è costato questo.
Fu lo stesso Chiaravalloti a ricevere il primo progetto della Cittadella da parte dell’architetto Paolo Portoghesi. Un’opera mastodontica e sulla cui utilità oggi si discute: «Avevo ricevuto io questo progetto da Portoghesi, ma decisi di non mandarlo avanti. Quando Portoghesi ricevette l’incarico, la popolazione lavorativa prevista era di oltre quattromila persone, poi intervenne la legge che devolveva molte competenze alle Province e l’organico regionale si ridusse a poco più di duemila persone».
Un’ultima battuta Chiaravalloti la riserva alla querelle sulla divisione logistica tra sede della giunta regionale e quella del consiglio: «Il consiglio a Catanzaro? E’ un problema politico, io sono perfettamente convinto che il consiglio debba venire qui a Catanzaro, ma a Reggio Calabria la pensano diversamente e siccome si vogliono evitare guerre e problemi allora… Forse è meglio così. Credo che sia un tabù perché “i reggitani” si offendono».
ale.tar.
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