di Pietro Bellantoni
23 gennaio
GIOVANNI BILARDI
(Senatore)
«Il presidente Mario Oliverio, a distanza di oltre un anno dal suo insediamento, continua a fare opposizione invece che governare. Accusa l’Anas, il commissario per il Piano di rientro, altri enti sovranazionali come se egli fosse un semplice consigliere di opposizione e non già il governatore della Regione».
23 gennaio
ROSARIO CROCETTA
(Presidente Regione Sicilia)
Sull’Autorità portuale a Gioia Tauro: «Questa situazione è totalmente invisa agli operatori economici di Messina che sono preoccupati anche per il peso rilevante che ha la ‘ndrangheta nel controllo del porto di Gioia Tauro. Noi abbiamo fatto una grande battaglia per liberarci dalla mafia mentre lì ancora sono all’inizio di un’azione e temiamo le infiltrazioni mafiose della ‘ndrangheta che potrebbero estendersi a Messina».
24 gennaio
GIUSEPPE RAFFA
(Presidente della Provincia di Reggio)
«Nessuno ha attribuito al presidente della Regione Siciliana l’autorità morale di assegnare patenti di mafiosità. L’attacco volgare di Rosario Crocetta contro il porto di Gioia Tauro offende tutti i cittadini della provincia di Reggio Calabria ed è espressione di una grettezza intellettuale che non ci saremmo mai aspettati dall’ex sindaco di Gela».
24 gennaio
GIOVANNI ARDIZZONE
(Presidente assemblea regionale siciliana)
«Da messinese e da siciliano, che si sente leso ogni qual volta si parla della nostra isola come terra dove è impossibile fare investimenti a causa della mafia, voglio chiedere scusa ai cittadini calabresi per le improvvide e inopportune dichiarazioni del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta sull’accorpamento dei porti di Messina e Gioia Tauro».
24 gennaio
NICOLINO PANEDIGRANO E RICCARDO VIOLA
(Comitato difendiamo la sanità del Lametino)
«Del disimpegno di Forza Italia dalla maggioranza comunale non ci interessa il metodo. Da Caino in poi l’umanità e la politica in particolare sono abituate alle aggressioni fratricide. Ci interessano invece il momento e il fine. È vero che l’autosospensione interviene dopo l’infortunio politicamente grave sull’affaire “service Cristiano”. Ma, guarda caso, interviene anche dopo il consiglio comunale sulla sanità e il netto intervento del sindaco, schieratosi a favore della battaglia cittadina in difesa del nostro ospedale. Solo allora il commissario provinciale di Forza Italia, che risponde al nome di Tallini, ha concesso a quel che resta di Forza Italia a Lamezia di tornare alla carica contro il sindaco, che da un bel po’ li tiene fuori dalla giunta».
25 gennaio
MIMMO TALLINI
(Consigliere regionale)
«Un proverbio popolare dice che la farina del diavolo finisce tutta in crusca. Vuol dire che le cose ottenute con l’inganno finiscono male. Anche se oggi si tende a rivalutare la crusca, questo adagio rende bene l’idea dell’ingannevole e inaccettabile dichiarazione diffusa dalla “strana coppia” Riccardo Viola-Nicolino Panedigrano (a base di crusca, probabilmente) sulla politica lametina e sulle questioni della sanità».
25 gennaio
MIMMO PRATICÒ
(Presidente Asd Reggina)
(Da TuttoReggina) «C’è chi fa il tifo per i fantasmi. Sul cambio di denominazione in As Reggina preferisco rimanere ermetico, perchè potrei portare a fraintendimenti e dare adito a strumentalizzazioni».
25 gennaio
HAMIL MEHDI
(Presunto foreign fighter)
«Mi avevano già contestato di appartenere all’Isis ma io ho sempre negato. E anche ora ribadisco che non appartengo all’Isis. Sono andato in Turchia solamente per pregare».
25 gennaio
EL PUENTE PER CARLO
(Comitato di sostegno al giovane ferito in Argentina)
«A due mesi dall’evento delittuoso subito da Carlo Iannuzzi a Buenos Aires, il comitato “El Puente per Carlo” chiede al presidente della giunta regionale, Mario Oliverio, che il 5 gennaio scorso aveva manifestato il proprio impegno a garantire un sostegno economico per le spese delle cure mediche di Carlo, quali siano gli atti amministrativi che ha deciso di intraprendere, anche a seguito della comunicazione ufficiale del Consolato generale d’Italia circa i costi dovuti all’ospedale italiano». Ah, speravate davvero in qualcos’altro, a parte una dichiarazione?
25 gennaio
NAZZARENO SALERNO
(Consigliere regionale)
Su Craxi: «Probabilmente si tratta della figura di cui oggi, in un momento di grande incertezza, avrebbe bisogno il nostro sistema politico».
25 gennaio
SPARTACO PUPO/1
(Ex consigliere comunale di Rende)
«Si dimentica che la parte debole è il bambino, con la sua “anima innocente”, la sua libertà di continuare ad essere tale. La pretesa egoistica di imporgli scelte di vita, gusti, capricci, piaceri, inclinazioni e curiosità che non fanno (ancora) parte del suo mondo, è prepotenza barbarica, è pedofilia ideologica». Altro che “gay ingenui”, sono proprio degli sporcaccioni.
25 gennaio
SEL CALABRIA
(Alcuni dirigenti)
«Il consigliere Giovanni Nucera non rispetta lo statuto di Sinistra ecologia e libertà. Da novembre 2014, data dell’elezione al consiglio regionale, non versa nulla al partito. Chiediamo: intende partecipare alla vita del partito? Intende iniziare a dare il suo contributo economico? Intende, soprattutto, confrontarsi con gli organismi dirigenti sul ruolo da tenere rispetto al consiglio regionale?».
26 gennaio
JOLE SANTELLI
(Deputata)
«Coperti i nudi dei Musei capitolini per l’arrivo del presidente Mohani (Rohani, ndr), con la motivazione di rispetto verso la cultura iraniana. Una scelta figlia del “politicamente corretto”, una scelta ridicola di un Paese e di una città che china la schiena dinanzi a una cultura oscurantista, sfregiando la propria storia, la propria cultura, il proprio patrimonio artistico».
28 gennaio
ERNESTO CARBONE
(Deputato Pd)
«Le parole di Massimo Giannini? Io al posto suo chiederei scusa. Io ero lì a Ballarò, si parlava di banche e ognuno diceva la sua. Giannini mi ha detto: “è vero, non c’è conflitto di interessi, ma è innegabile che ci sia un rapporto incestuoso in questa vicenda” (quella tra il ministro Boschi e suo padre, ndr). Per me sono parole molto gravi da dire nel servizio pubblico».
28 gennaio
CARLO GUCCIONE, VINCENZO PASQUA, FRANCO SERGIO, MICHELANGELO MIRABELLO, GIUSEPPE GIUDICEANDREA
(Consiglieri regionali)
«È inconcepibile che per costruire un’autostrada che, peraltro, l’Unione europea non considera neanche tale, poiché manca del requisito delle quattro corsie e non solo di quella di emergenza (laddove è stata costruita), s’impieghino più anni di quanti ne sono serviti per costruire le piramidi in Egitto».
28 gennaio
CARLO GUCCIONE
(Consigliere regionale)
«Il cambiamento non si intravede. Non stiamo di certo all’opposizione, ma io e Flora (Sculco, ndr) ci battiamo perché quanto promesso in campagna elettorale venga mantenuto: vogliamo imprimere quel cambiamento». Parola di Don Carletto della Mancia.
28 gennaio
TONINO GENTILE
(Neo-sottosegretario di Stato)
(Da L’Espresso) «Renzi ha sempre detto: “Gentile è stato un galantuomo, un signore”. Se io non volevo, non mi dimettevo e nessuno mi poteva cacciare. La mia è una rivincita morale».
29 gennaio
STEFANO MORABITO
(Ex candidato a sindaco di Reggio)
Sulla nomina di Gentile: «Per fare un grande sottosegretario non serve un sottosegretario grande… Era così la pubblicità del sottosegretario Cinghiale?».
29 gennaio
LUIGI GUGLIELMELLI
(Segretario provinciale Pd Cosenza)
«In Calabria ho visto piangere i nostri militanti e i nostri elettori due volte negli ultimi 2 anni: la prima quando hanno votato Matteo Renzi alle primarie del 2014 scegliendo di rottamare, per salvare il Pd, la propria classe dirigente, la seconda ieri quando per molti la rottamazione si è piegata alle esigenze di palazzo».
29 gennaio
MICHELANGELO TRIPODI
(Segretario regionale Pdci)
«Nel giorno in cui Gennaro Migliore denominato Peggiore, transfuga da Rifondazione a Sel per finire nelle braccia del Pd renziano, viene nominato sottosegretario alla Giustizia per i suoi meriti di trasformista e di servilismo, mi piace ricordare che al ministero della Giustizia di Migliore ce n’è stato solo uno e si chiamava Palmiro Togliatti».
29 gennaio
GIOSUÈ BRUNO NASO
(Avvocato di Carmine Fasciani)
(Da Affaritaliani.it) «Questo processo (Mafia capitale, ndr) fa parte di una certa operazione di politica giudiziaria, spiegata da una ragione inequivocabile, che porta il nome del nuovo procuratore della Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone, che è venuto a Roma pensando che Roma fosse una grande Reggio Calabria per applicare metodi investigativi e processuali da far west».
29 gennaio
MEDIASET
(Televideo)
«Reggio, aggrediti due boss latitanti».
30 gennaio
MASSIMO LOMONACO
(Ex assessore comunale di Catanzaro)
«Ricorrendo a un rimpasto dietro l’altro (forse record europeo), non solo Abramo obbliga la città a un anno di lunga agonia ma, addirittura, prepara la propria ricandidatura alle elezioni del prossimo anno non contento del disastro politico, certificato dal proprio partito ma anche di quello amministrativo sancito da autorevoli istituti di rilevanza nazionale. Alla faccia della dignità politica».
30 gennaio
ALESSANDRO DE VIRGI
LIO
(Giornalista e scrittore)
«Cresce la pattuglia dei calabresi in seno al governo. È, come dire, l’Ora della Calabria».
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