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Locri, in fiamme quattordici autobus

LOCRI Sarebbe di natura dolosa l’incendio scoppiato nella notte, a Locri, all’interno del deposito della società di autolinee Federico e a causa del quale sono stati distrutti 14 autobus. Sul …

Pubblicato il: 01/02/2016 – 7:06
Locri, in fiamme quattordici autobus

LOCRI Sarebbe di natura dolosa l’incendio scoppiato nella notte, a Locri, all’interno del deposito della società di autolinee Federico e a causa del quale sono stati distrutti 14 autobus. Sul luogo dell’incendio, infatti, è stata trovata una tanica del tipo di quelle utilizzate per contenere liquido infiammabile, in parte bruciata. Sull’episodio stanno indagando i carabinieri che sono intervenuti nell’immediatezza del fatto. L’azienda reggina di autolinee ha già subito in passato incendi e danneggiamenti di propri automezzi, a scopo intimidatorio, nel febbraio del 2013 a Satriano e nel maggio dello stesso anno a Santa Caterina dello Jonio. Nel 2014, a gennaio, un nuovo episodio si era verificato sempre a Santa Caterina dello Jonio.
Intanto il Prefetto di Reggio Claudio Sammartino ha fissato per venerdì 5 febbraio una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per un aggiornamento della situazione della legalità nel territorio della Locride. All’incontro parteciperanno il procuratore della Repubblica presso il locale Tribunale, titolare della locale Direzione distrettuale antimafia, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Locri, il Questore e i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Nell’occasione è stato convocato l’amministratore della Federico s.p.a. per essere audito.

L’AMAREZZA DEL SINDACO CALABRESE «L’amministrazione comunale di Locri esprime profonda amarezza per quanto accaduto questa notte alla ditta Federico, storica società impiegata negli autotrasporti, messa in ginocchio da questo grave episodio incendiario». È quanto si afferma in una nota del Comune di Locri. «Il sindaco della città Giovanni Calabrese – è scritto nella nota – si è recato nel deposito di contrada Riposo, per constatare di persona quanto accaduto e per portare solidarietà e vicinanza al proprietario cav. Giuseppe Federico. Di sicuro quanto accaduto ha creato nell’immediato disagi ai numerosi pendolari che ogni giorno utilizzano i mezzi della ditta. Inoltre il sindaco esprime profonda amarezza e vicinanza nei confronti dei numerosi dipendenti, con la speranza che nessuno di loro possa perdere il proprio posto di lavoro in seguito a questo episodio. Si rimane in attesa di sapere se quanto accaduto è di origine dolosa o accidentale. Alle autorità preposte il compito di fare chiarezza su questo episodio»

LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NELLA LOCRIDE A intervenire sull’episodio anche il segretario regionale del Pd Ernesto Magorno e la deputata Enza Bruno Bossio. «Nell’esprimere la nostra solidarietà ai titolari dell’azienda e a tutti i suoi dipendenti – dichiarano Magorno e Bruno Bossio – chiediamo a forze dell’ordine e magistratura di operare uno sforzo straordinario per assicurare al più presto alla giustizia responsabili e mandanti di questo e di tutti gli altri episodi verificatisi negli ultimi tempi. Per quanto ci riguarda – aggiungono – con la Commissione antimafia nei prossimi giorni programmeremo, d’intesa con la presidente Rosy Bindi, una visita ispettiva per fare il punto su quanto sta accadendo nella Locride e assumere le iniziative necessarie insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine e della magistratura, alla Regione Calabria e agli amministratori locali. La Calabria non si piega al ricatto mafioso».
«Esprimo profonda preoccupazione – ha dichiarato il presidente del consiglio regionale Nicola Irto – e rinnovo l’allarme lanciato dinanzi al presidente della Repubblica sulla situazione dell’ordine pubblico nella Locride. Questa escalation è inquietante e ormai insostenibile. Dietro ogni episodio riteniamo si celi una ben precisa logica ma la sensazione complessiva percepita dai cittadini è quella di una profonda insicurezza e di uno stato di costante emergenza».
«Esprimiamo la massima solidarietà e vicinanza – afferma la coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli – ai titolari e ai dipendenti dell’azienda. Siamo di fronte ad una escalation di intimidazioni che deve indurre lo Stato, e tutti i calabresi, ad opporsi con forza al cancro della mafia».

OLIVERIO: INTERVENGA LO STATO “Il grave atto intimidatorio perpetrato ai danni delle autolinee Federico necessita di una ferma condanna e dell’intervento dello Stato”. Lo afferma, in una dichiarazione, il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. “Ho avuto modo di esprimere ad Aldo Federico – aggiunge Oliverio – la mia vicinanza personale e quella della Regione Calabria. Nei prossimi giorni mi recherò sul luogo dell’attentato, consapevole dei disagi recati ai cittadini e dell’aggressione che l’azienda ha subito. Ho espresso al Prefetto di Reggio Calabria la preoccupazione e lo sdegno di fronte all’ennesimo sfregio che la ‘ndrangheta ha causato a Locri, che a causa di una sparuta minoranza vive una condizione inaccettabile per la Calabria. Conosco bene i cittadini della Locride e sono convinto che risponderanno con determinazione all’arroganza mafiosa”. “E’ giunto il momento – dice ancora il Governatore della Calabria – che le Istituzioni tutte producano uno sforzo straordinario per liberare questa meravigliosa terra. Sono certo che la magistratura e le forze dell’ordine sapranno consegnare alla giustizia gli autori dell’attentato. La Regione farà la sua parte”. 

L’INDIGNAZIONE DI UNINDUSTRIA: URGENTE INTERVENIRE «L’incendio doloso che ha distrutto 14 autobus di proprietà dell’azienda reggina di autolinee Federico preoccupa ed indigna i vertici di Unindustria Calabria». È quanto si afferma in un comunicato dell’organizzazione imprenditoriale. Nell’esprimere «piena solidarietà alla proprietà ed ai lavoratori dell’azienda per il gravissimo danno subito», il presidente degli industriali calabresi, Natale Mazzuca, sottolinea che «il fatto, già doloroso in se’, lo diventa ancora più perché si registra a pochi giorni dalla presenza in Calabria del Capo dello Stato Mattarella, che ha lanciato un forte appello alla legalità. È urgente affrontare le problematiche legate alle pesanti ingerenze esercitate in particolar modo nei confronti delle attività imprenditoriali e dei rappresentanti delle istituzioni». «Non riusciremo a crescere e svilupparci – conclude il presidente Mazzuca – se avremo attorno al collo il cappio stretto della cultura criminosa che uccide quello che di buono si cerca di costruire, con impegno e fatica, sforzi personali e collettivi». Secondo Unindustria Calabria, «la strada da percorrere è quella dell’affermazione della cultura della sicurezza e della legalita’, in tutti i territori, insieme a tutti i cittadini».

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