Incendio bus, Battaglia: lo Stato raccolga l'appello di Federico

REGGIO CALABRIA «Raccogliamo lo sfogo e l’accorato appello di Gesualdo Federico, amministratore unico delle Autolinee Federico, rinnovandogli solidarietà personale e politica per il gravissimo atto criminale di cui la sua azienda e’ stata fatta bersaglio. La nostra vicinanza deve andare oltre le attestazioni di vicinanza perche’ in gioco vi sono principi e valori irrinunciabili sui quali si reggono la democrazia e la serena convivenza civile». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito democratico, Domenico Battaglia, il quale «condanna senza mezzi termini il gesto delittuoso, l’ennesimo consumato ai danni di un’impresa che si è contraddistinta sul mercato per servizi di qualità ed efficienza, onorando sempre gli impegni contrattuali e lavorando con serietà e diligenza. Un’impresa che, fin dalla sua nascita, ha – prosegue Battaglia – contribuito, in una terra difficile e in perenne affanno economico, ad assicurare la mobilità dei cittadini e ad innalzare i livelli di occupazione. Negli ultimi 30 mesi, sono stati incendiati – osserva l’esponente democrat – ben 25 pullman della ditta Federico: un danno economico ingente che richiede uno sforzo e un impegno finanziario straordinari, come sostiene il titolare dell’azienda il quale non esita a manifestare timori e preoccupazione per l’incolumità degli amministratori, di quanti lavorano alle sue dipendenze e persino dei passeggeri».
Nel suo intervento, il consigliere regionale afferma che «questa situazione suscita rabbia e indignazione» e «impone una seria riflessione sulla possibilità di fare impresa in Calabria e sulle condizioni in cui si è costretti a operare. Non vorremmo che il grido d’allarme lanciato dal titolare dell’impresa di trasporti – aggiunge Battaglia – fosse il preludio di decisioni di chiusura che sarebbero inaccettabili perché saremmo di fronte a una sconfitta dello Stato e di tutte le istituzioni». Secondo il consigliere regionale del Pd, «non si può rimanere inerti rispetto al moltiplicarsi di fatti delittuosi che dimostrano la recrudescenza del fenomeno criminale in una regione stretta fra disagi e problemi di ogni sorta. Lo Stato e tutte le istituzioni locali – afferma ancora – devono raccogliere l’appello di Gesualdo Federico e far sentire ancora più forte la loro presenza, sostenendo la comunità calabrese che anela a liberarsi definitivamente dall’oppressione mafiosa. Come classe politica, siamo chiamati a lavorare ogni giorno con serietà e rigore per promuovere condizioni di progresso. Solo garantendo sicurezza e serenità ai cittadini – conclude Battaglia – si porranno le basi per intraprendere reali e virtuosi percorsi di crescita».