Falcomatà: «Abbiamo opere per 80 milioni da completare»

REGGIO CALABRIA «Lunedì andremo a Roma a dire che ci sono opere del decreto Reggio per 80 milioni di euro che per noi non rappresentano più una priorità. Presenteremo il nostro programma per la riqualificazione del tessuto urbano cittadino». Lo ha affermato il sindaco della città di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, nella seduta di oggi del consiglio comunale. L’assise di Palazzo San Giorgio, giovedì, ha approvato a maggioranza tre punti all’ordine del giorno relativi al riconoscimento di debiti fuori bilancio per 5mila e 300 euro circa, derivanti da sentenze esecutive notificate al settore polizia municipale nel mese di ottobre del 2015, e a titoli notificati nel mese di settembre 2015, il 26 febbraio 2015, il 30 luglio 2015 e ad ottobre 2015.

La discussione tenutasi in aula, tuttavia, ha riguardato altri temi, a partire dall’istituzione della Città metropolitana fino alla sanità. Nella fase preliminare dei lavori, è stato il consigliere comunale di minoranza Massimo Ripepi a chiedere la convocazione entro 15-20 giorni di una seduta dedicata a questi due argomenti, alla presenza del governatore della Calabria Mario Oliverio. L’esponente di opposizione ha puntato il dito contro la deputazione parlamentare calabrese e i consiglieri regionali, di ogni schieramento, colpevoli – secondo Ripepi – di ritardare il dibattito e i provvedimenti inerenti alla Città metropolitana e alla costruzione di un nuovo ospedale nella città di Reggio.

«Il Comune è stato presente a tutti i tavoli con la Regione Calabria – ha evidenziato il consigliere Riccardo Mauro – laddove si è parlato di Città metropolitana. Sono stati presi degli accordi politici e proprio per questo la posizione dell’Ente è netta. Ho trovato il disegno di legge regionale mortificante perché la valorizzazione della città metropolitana non può essere riassunto in tre articoli. Oltretutto è in palese violazione con gli accordi presi. La Regione Calabria deve capire che la Città metropolitana è l’unica chance per fare risollevare questo territorio. Prevalgono ancora questioni di campanilismo. Come Comune abbiamo realizzato e depositato in commissione regionale un testo di legge che permetterà realmente la valorizzazione della Città metropolitana di Reggio Calabria».

«La Città metropolitana è funzionale allo sviluppo dell’area dello Stretto, dell’intera regione e del Paese che non deve essere persa», ha sottolineato il primo cittadino. «È la sfida di un’intera classe politica. Noi – ha proseguito Falcomatà – dobbiamo essere dei visionari, vedere con i nostri occhi quale città metropolitana vogliamo realizzare, oltre gli steccati».

Nel suo intervento, il sindaco ha parlato di «ricostruzione dell’immagine di Reggio Calabria e della sua credibilità politica agli occhi dei cittadini e delle istituzioni nazionali, non solo per togliere quella macchia di «primo capoluogo sciolto per infiltrazioni mafiose», ma per debellare qualsiasi alone. «Per fare questo – ha aggiunto Falcomatà – serve un’operazione di chirurgia sociale. Non può passare inosservato o come “ordinario” il fatto che in un quartiere ad alta densità mafiosa, simbolo della lotta alla ‘ndrangheta, sia stato realizzato un centro civico delle vittime innocenti di ‘ndrangheta. Come non può passare inosservato che un procuratore nazionale antimafia citi e lodi l’esempio di Reggio Calabria sul piano della programmazione in merito alla gestione dei beni confiscati. Questo non è ordinario per questa città».

Roberto Priolo
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