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Il giallo del personale in esubero alla Protezione civile

CATANZARO Un pastrocchio amministrativo coperto rapidamente con una pezza giustificativa dell’ultima ora. Così la storia della riorganizzazione del personale della Protezione civile si tinge di gia…

Pubblicato il: 04/02/2016 – 12:24
Il giallo del personale in esubero alla Protezione civile

CATANZARO Un pastrocchio amministrativo coperto rapidamente con una pezza giustificativa dell’ultima ora. Così la storia della riorganizzazione del personale della Protezione civile si tinge di giallo. Il mistero di due decreti dirigenziali – in tema di nuova struttura organizzativa della giunta regionale emanati a stretto giro di posta e pubblicati sul Burc – in cui la parte saliente svanisce nel nulla. Cancellata, stando alle motivazioni comunicate con l’ultimo provvedimento, per un mero errore informatico. Si tratta appunto della parte inerente il personale in forza all’Unità operativa autonoma di Protezione civile: dall’atto svaniscono i nominativi indicati – nel primo decreto della Presidenza della giunta regionale – quali dipendenti in esubero.
Un aspetto non secondario che è alla base del duro scontro tra i vertici della struttura – capitanata dal responsabile della Uoa, Carlo Tansi – e le rappresentanze sindacali dei dipendenti della Protezione civile sfociata anche nella protesta di mercoledì davanti alla Cittadella regionale. Questi ultimi attaccano il capo dell’Unità operativa autonoma, reo di aver avviato «lo smantellamento» dell’organismo per procedere all’esternalizzazione dei servizi. Il riferimento dei sindacati è alla convenzione già sottoscritta da tempo tra la Regione e Calabria verde – agenzia finita sotto i riflettori della Procura di Catanzaro – per svolgere appunto le attività finora portate avanti solo dal personale della Protezione civile.

LA LISTA CON “RITOCCO” Come nulla fosse, capita che il direttore generale del dipartimento Presidenza, Giuseppe Antonio Bianco, vari in pochi giorni due decreti per dare una nuova struttura organizzativa alla giunta regionale. Apparentemente i due atti sono identici, ma in realtà c’è una distinzione non da poco: la comparsa-scomparsa del personale in esubero.
Nel primo, decreto numero 150 del 19 gennaio, dopo aver elencato le motivazioni alla base del provvedimento, il dirigente approva il nuovo organigramma di ogni singolo settore del dipartimento, mettendo nero su bianco competenze e personale sul quale le varie articolazioni della Presidenza potrà contare. E nell’assegnazione delle risorse umane previste nell’Unità operativa autonoma “Protezione civile” emergono 45 nominativi in esubero. Alla base della decisione, si legge nella casella a fianco ai singoli nomi dei dipendenti, la nota adottata dal responsabile dell’Uoa Tansi. In particolare, stando al capo della Protezione civile, «a seguito della ricognizione del personale dipendente in servizio presso questa Uoa, si è pervenuti alla quantificazione di numero 45 unità di personale eccedente». Tanto basta per considerare quel personale appunto in sovrannumero e conseguentemente far inserire da parte del dipartimento Presidenza quell’elenco tra i dipendenti in esubero. Ed è qui che avviene la “magia”. Nel nuovo decreto, adottato appena due giorni dopo rispetto al primo, quelle caselle accanto ai nomi svaniscono. Con una motivazione che sembra figlia della peggiore malamministrazione: «Meri errori informatici dovuti a refusi». E una strigliata su quanto accaduto arriva anche dal dipartimento del Personale, che in una missiva inviata anche alla stessa Presidenza fa presente che qualsiasi decisione in merito all’organizzazione deve tener conto dei regolamento sulla mobilità interna, essere comunicata ai sindacati ed essere adottata dalla giunta regionale. Come dire… uomo avvisato. Anche se, c’è da scommettere, il taglio del personale alla Protezione civile presto ritornerà in agenda. Almeno stando ai proclami dello stesso responsabile dell’Unità operativa che ha già annunciato una riorganizzazione della struttura.

Roberto De Santo
r.desanto@corrierecal.it

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