COSENZA «Occorre un cambio di passo per ciò che riguarda la donazione del sangue. È urgente, assolutamente importante sensibilizzare tutti per avere a disposizione del paziente bisognoso più quantità di sangue possibile». Il presidente Ipasvi Fausto Sposato lancia un grido d’allarme per le donazioni di sangue in città. Ieri mattina ha fatto visita al centro emostasi e di emofilia cosentino e, parlando a lungo con la responsabile del settore, è emersa una situazione incresciosa, che rischia di gravare sensibilmente e di più i pazienti che, invece, aumentano ogni giorno. Sposato, in rappresentanza degli infermieri cosentini, chiede allora uno sforzo maggiore. «Tutta la categoria, tutti gli infermieri, ma mi sento di allargare l’appello a tutti i cittadini, devono donare. Un piccolo gesto, un prelievo, può realmente salvare una vita». All’Ipasvi non interessa in questo momento entrare nella bagarre politica e sindacale, oltre che manageriale, della sanità. Sposato, insieme alla responsabile del centro emostasi di Cosenza, chiede una sensibilizzazione a chi di dovere. Agli addetti ai lavori ed ai cittadini. Ai medici ed agli infermieri. «L’aspetto sociale, l’impatto reale con i problemi ascoltati e visti nel centro ieri mattina, ci inducono ad un risveglio delle coscienze. Lanciamo un appello, coinvolgiamo amici e conoscenti. Mobilitiamo la città. Il sangue è terminato, le emergenze e le richieste purtroppo no. Come rappresentante degli infermieri non possono restare immobile ad una esigenza divenuta primaria per la società. Molti non si preoccupano o pensano che qualcuno si trova sempre che compie il bel gesto di donare un po’ del suo sangue. E invece accade sempre meno oggi. L’Ipasvi farà di tutto per cambiare registro e stravolgere questa tendenza».
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