CATANZARO «È singolare che sia ancora fermo il concorso a direttore della Cardiochirurgia degli Ospedali riuniti di Reggio Calabria, mentre per gli altri primariati a bando risultano già fissate le prove d’esame». Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci. «Sono sicura – aggiunge – che l’apertura della Cardiochirurgia a Reggio Calabria resta una bufala. Si è perduto inutilmente tempo, tra giochi di potere, rimpalli ed errori evidenti nel bando di concorso a primario. Se non fossimo intervenuti noi 5 Stelle, la scelta della commissione sarebbe stata fondata in prevalenza sul colloquio e non sul curriculum dei candidati. C’è un fatto di cui tener conto. Specialisti di altre regioni fanno attività ambulatoriale in Calabria e portano i pazienti nelle rispettive cardiochirurgie. Perciò è ovvio che l’ipotesi di una Cardiochirurgia di livello a Reggio Calabria appare lontana, specie per la condotta politica di centrodestra e centrosinistra, che non hanno mai voluto o saputo lavorare per i calabresi».
«C’è tanta ipocrisia e schizofrenia politica – dice ancora Nesci – quando si parla di emigrazione sanitaria ricordandone i costi annuali, sempre piu’ vicini ai trecento milioni di euro. La verità è che al grande circo della politica sta bene così, perché c’è un guadagno diffuso, in termini di affarismo, promesse, consensi e spartizioni. Fino adesso al governatore Oliverio non ho sentito dire una sola parola, un proposito o un monito, rispetto ai gravi ritardi nell’attivazione della Cardiochirurgia di Reggio Calabria, reali, continui e non più scusabili. Rammento che il direttore generale, il gia’ commissario Frank Benedetto, è al vertice da un anno, intanto per aprire la Cardiochirurgia pubblica reggina, realizzata con soldi del popolo. Mi auguro che il concorso a primario si concluda in tempi brevi e che venga scelto il cardiochirurgo più bravo».
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