GIZZERIA LIDO L’atroce agonia dell’avvelenamento è rimasta impressa nel volto indurito degli otto cani che sabato mattina i gestori del lido “Hang Loose Beach” hanno trovato senza vita lungo la spiaggia di località “Pesce e anguille”, comune di Gizzeria. In realtà le vittime del gesto barbaro e vile dovevano essere 13. Per fortuna i gestori del lido sono riusciti a salvare cinque cani che ora sembrano fuori pericolo.
«Sono stati avvelenati attraverso del cibo lasciato appositamente», scrivono in una lunga e dolorosa nota sulla pagina facebook dell’Hang Loose. I gestori minacciano denunce contro un fenomeno grave e virale che sta investendo il territorio. Si cerca il colpevole degli avvelenamenti, forse qualcuno a cui la presenza di quei cani dava fastidio. Ma i delitti compiuti contro gli animali sono, in realtà, due, perché nell’area della Piana l’abbandono di cuccioli indesiderati e di “giocattoli” che non si vuole più fra i piedi è ormai una vera piaga. «Ci stavamo prendendo cura di quegli animali – scrivono su facebook – a “Pesce e anguille” vengono costantemente abbandonati cani di ogni razza e dimensione. Noi personalmente abbiamo provveduto negli ultimi 6 anni a sterilizzare decine di cagnoline nonché trovato famiglia ad oltre 40 cani di tutte le età e dimensioni, nonché ci prendiamo cura costantemente di tutte le povere anime che sbarcano lì».
Ma il cuore buono di pochi non basta a fermare l’emorragia di abbandoni, prima, e le soluzioni crudeli e artigianali, poi. Senza contare che i controlli sono pressoché inesistenti e l’uso del microchip è un semplice optional.
Alessia Truzzolillo
a.truzzolillo@corrierecal.it
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