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Caridi: «Manovra vigliacca». Per Orsomarso «una cronaca annunciata»

COSENZA Sull’addio di massa a palazzo dei Bruzi il senatore del gruppo Gal, ma d’area forzista, Antonio Caridi, usa toni forti. Parla di «manovra vigliacca» e aggiunge: «Le dimissioni forzate del s…

Pubblicato il: 07/02/2016 – 19:15
Caridi: «Manovra vigliacca». Per Orsomarso «una cronaca annunciata»

COSENZA Sull’addio di massa a palazzo dei Bruzi il senatore del gruppo Gal, ma d’area forzista, Antonio Caridi, usa toni forti. Parla di «manovra vigliacca» e aggiunge: «Le dimissioni forzate del sindaco cosentino, Mario Occhiuto, rappresentano la situazione emblematica di un contesto politico in seria crisi per i giochi di potere». Ad avviso di Caridi quanto è accaduto «avrà dirette conseguenze per i cittadini di Cosenza che hanno scelto di essere rappresentati da un’amministrazione, costretta a scomparire per intrallazzi di palazzo. La nomina del commissario che andrà a traghettare il Comune fino alle prossime elezioni non rappresenterà certamente un rilancio per Cosenza, soprattutto in ottica di completamento dei progetti avviati dalla ormai ex amministrazione comunale». «Si deve tenere presente che lo schiaffo morale è stato dato ai cittadini – prosegue Caridi – alla vera forza del contesto cosentino, a chi risponderà certamente presente alle prossime elezioni rimarcando, sicuramente, il riconoscimento nei confronti di Mario Occhiuto che ha fatto tanto per Cosenza. La politica non è questo, la politica deve avvicinarsi alla gente, la politica non può eclissare le decisioni popolari solo ed esclusivamente per trarre benefici».Da parte sua, il consigliere regionale Fausto Orsomarso incalza: «La vicenda di Cosenza, cronaca annunciata da quanto si è consumato in parallelo negli scorsi mesi nel consiglio regionale della Calabria e in Parlamento, è lo specchio dell’Italia di Renzi e della sua annunciata rottamazione». Ad avviso del portavoce di Azione Nazionale, ci troviamo in presenza di «uno scenario nazionale che ha dimenticato il Sud, con il complice silenzio della deputazione calabrese di questo governo abusivo, e con un governo regionale che ha consumato il suo primo anno e mezzo impegnato in una guerra tra bande più che sui problemi della Calabria. I cittadini di tutta la Calabria avevano una sola speranza riconoscendosi tutti in quello che la politica aveva in solo quattro anni realizzato nella città di Cosenza». Per Orsomarso, «in Calabria la sfida epica all’orizzonte non è ormai più tra le sigle della destra o della sinistra ma tra la conservazione che distrugge e la speranza che ci siano istituzioni in grado di funzionare nell’interesse diffuso dei cittadini. La battaglia di giugno a Cosenza – conclude il consigliere regionale – sarà l’Armaghedon tra un vecchio Sud e la speranza nel nuovo».

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