CATANZARO Un numeroso pubblico ha preso parte sabato pomeriggio all’inaugurazione della mostra fotografica “1944 / 15 x 10”, patrocinata Fiaf, ospitata su iniziativa dell’associazione fotografica catanzarese “Cromatica” all’interno della libreria “Isola del Tesoro”. Dopo essere stata esposta in diverse città italiane, è approdata anche nel capoluogo calabrese la mostra, unica nel suo genere, nata dalla scoperta casuale e dall’acquisto di una pellicola vergine scaduta da oltre 70 anni, una Ansco supreme prodotta negli U.S.A attorno al 1941. La bobina è stata testata, bobinata a mano in rullini da 10 pose e spedita dall’acquirente a 15 fotografi in tutta Italia. Emanuele Bertoni, Francesco Coccia, Lamberto Cudia, Massimo Fagni, Giuliana Massaro, Gianluca Melis, Antonio Niro, Luca Oliani, Alessandro Pancosta, Eleonora Pellegri, e Guido Tosi hanno quindi interpretato in ripresa e sviluppato in camera oscura il rullino seguendo ciascuno la propria sensibilità e la propria preparazione tecnica. Così, da questo spontaneo e appassionato incontro è nata questa mostra che ha proposto al pubblico immagini e sensazioni che hanno eluso il tempo e sconfitto l’obsolescenza, la fretta, il digitale. «Abbiamo deciso di ospitare anche a Catanzaro la mostra 1944 15×10 – ha spiegato il presidente dell’associazione “Cromatica” Saverio Russo – perché pensiamo a questa pellicola come ad un tesoro ritrovato che avvalora la riflessione sulla validità di quelli che sono i mezzi pensati come obsoleti, ma che dimostrano, come in questo caso, di avere ancora una grande forza comunicativa e una straordinaria capacità di suscitare emozioni. Inoltre, abbiamo ritrovato in questo progetto lo spirito fondatore della nostra associazione che vede unirsi e lavorare insieme tante persone diverse tra loro, come i fotografi che hanno utilizzato e impresso il loro sguardo sulla pellicola e sono riusciti a creare insieme un progetto unitario condiviso. Immergere le fotografie nella cornice magica di una libreria, con il suo design e i suoi tanti libri, ha enfatizzato – ha concluso – il valore estetico della mostra e ha creato un’atmosfera accogliente e vitale che ci auguriamo venga percepita da tutti i fruitori della mostra”.
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