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Processo al clan Rango-Zingari, Provincia e Comune parti civili

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha ammesso il Comune e la Provincia come parti civili nel processo contro i presunti affiliati alla cosca cosentina Rango-Zingari che dominava il territorio soprattu…

Pubblicato il: 09/02/2016 – 12:33
Processo al clan Rango-Zingari, Provincia e Comune parti civili

COSENZA Il Tribunale di Cosenza ha ammesso il Comune e la Provincia come parti civili nel processo contro i presunti affiliati alla cosca cosentina Rango-Zingari che dominava il territorio soprattutto attraverso lo spaccio di droga e le estorsioni. Ha preso il via, questa mattina, il processo per gli imputati che hanno scelto il rito ordinario. Si tratta di Franco Bruzzese, Daniele Lamanna, Francesco Vulcano, Antonio Chianello, Alessio Chianello, Stefano Carolei, Gianluca Cinelli, Gianluca Marsico, Sharon Intrieri, Jenny Intrieri, Abbruzzese Anna e Giovanni Fiore. Franco Bruzzese e Daniele Lamanna, ristretti in regime di 41 bis, erano collegati in videoconferenza.
Nel corso della prima udienza sono state avanzate alcune questioni preliminari da parte del collegio difensivo. Il legale di Gianluca Marsico ha avanzato una richiesta di patteggiamento, come già fatto in fase di udienza preliminare ma alla quale si è nuovamente opposto il pubblico ministero della Dda Pierpaolo Bruni. Ammessa la lista testimoniale del pm e una serie di intercettazioni per le quali il collegio, presieduto dal giudice Enrico Di Dedda (a latere Manuela Gallo e Alfredo Cosenza) ha affidato l’incarico delle trascrizioni al perito Nicola Zengaro. Il Tribunale ha poi rigettato altre eccezioni riguardanti alcuni imputati.
Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero fatto parte del clan Rango-Zingari al cui vertice ci sarebbe Maurizio Rango. La cosca, nel tempo, avrebbe stretto alleanze con altre due consorterie criminali attive nel Cosentino, la cosca Lanzino-Patitucci e Perna-Cicero-Musacco-Castiglia. L’associazione – sempre secondo l’accusa – avrebbe gestito il racket delle estorsioni imponendo il pizzo anche mediante la violenza. Il processo è stato aggiornato al prossimo 10 marzo quando saranno ascoltati i primi testimoni del pm, ovvero il capo della squadra mobile di Cosenza Giuseppe Zanfini e il comandante del Nucleo operativo dei carabinieri il maggiore Michele Borrelli.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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