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«Sospendete la Cardiochirurgia di Catanzaro»

CATANZARO «Bloccate la Cardiochirurgia di Catanzaro». Sembrava una bolla di sapone, ma poi è scoppiata. Il dg dell’Asp del capoluogo, Giuseppe Perri, a poche ore dalle dichiarazioni tranquillizzant…

Pubblicato il: 09/02/2016 – 20:18
«Sospendete la Cardiochirurgia di Catanzaro»

CATANZARO «Bloccate la Cardiochirurgia di Catanzaro». Sembrava una bolla di sapone, ma poi è scoppiata. Il dg dell’Asp del capoluogo, Giuseppe Perri, a poche ore dalle dichiarazioni tranquillizzanti del commissario alla Sanità Scura, ha proposto alla Regione la sospensione delle attività cardiochirurgiche alla Mater Domini. Una decisione destinata ad avere conseguenze di rilievo, dal punto di vista sanitario ma anche da quello politico. E ben presto la palla potrebbe passare a Scura, che proprio ieri assicurava: «La Cardiochirurgia è perfettamente in regola». Non così per Perri, che poco dopo la riunione col commissario ha messo la firma su una richiesta che, dovesse essere accolta, potrebbe determinare lo stop alla struttura dell’ospedale universitario.
La delibera del dg (la numero 72) è stata formulata sulla scorta dei risultati diffusi dalla commissione per l’Autorizzazione e l’accreditamento dell’Asp di Crotone, chiamata valutare il possesso dei requisiti sanitari, strutturali e tecnologici richiesti dalla legge. Un report dal quale emergono criticità che vanno dal numero di interventi chirurgici “in circolazione extracorporea” alla mancanza della seconda sala operatoria, passando per l’incerta dotazione dei peacemaker e per le carenti verifiche periodiche alle attrezzature. Rilievi che Perri ha preso in seria considerazione, al punto da spingersi a invocare la sospensione delle attività nell’attesa che il dg della “Mater”, Antonio Belcastro, «produca ogni elemento utile a dimostrare il superamento delle criticità rilevate o presenti un piano di adeguamento».

IL DIPARTIMENTO E IL M5S Toccherà al dipartimento Salute decidere se accogliere o meno la richiesta di Perri e se, eventualmente, sottoporre il caso al commissario regionale per rendere ufficiale la sospensione. Scura potrebbe dunque trovarsi nel bel mezzo di un paradosso: firmare o non firmare il relativo decreto, proprio lui che, non più tardi di 24 ore fa, aveva sottolineato il pieno rispetto delle procedure di legge da parte della struttura catanzarese. «È emerso in modo inequivocabile – specificava Scura al termine della riunione con i vertici della sanità catanzarese – che tutta la procedura attivata è illegittima. Trattandosi della verifica sulla permanenza dei requisiti già stabiliti precedentemente, doveva essere l’Asp di Catanzaro a effettuare il sopralluogo che sarebbe servito non a dichiarare o meno l’accreditamento, ma a definire gli eventuali accorgimenti da adottare per poterla rendere migliore. È stato invece attivato un percorso assolutamente sbagliato in cui i vari personaggi hanno assunto atteggiamenti altrettanto sbagliati spesso in contrasto con il buon senso e con quella che dovrebbe essere l’attività dirigenziale. Eppure dal punto di vista sostanziale la cardiochirurgia è perfettamente in regola secondo le strutture e i requisiti tecnico-operativi».

AUDIZIONI E SMENTITE Una stoccata nemmeno troppo velata a chi aveva attivato la procedura ispettiva, i deputati del M5S Dalila Nesci e Paolo Parentela. «A me sembra – continuava il commissario – che ci sia stato un grande protagonismo rispetto alla sostanza creando un danno evidente alla cardiochirurgia del policlinico e a tutta la sanità calabrese. Di questo, qualcuno dovrà rispondere». E infatti la risposta non è mancata, con i due parlamentari che hanno subito annunciato la richiesta di un’audizione alla Camera dello stesso Scura, «così chiarirà nella sede di controllo tutti gli aspetti della vicenda».
Ora si aggiunge la presa di posizione di Perri. Che, in pratica, smentisce pubblicamente il commissario. E fornisce un’ulteriore conferma: la Cardiochirurgia di Catanzaro non è poi così in regola come qualcuno vorrebbe far credere.

Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it

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