CATANZARO La procura di Catanzaro ha chiesto l’archiviazione sul caso dell’ex gip di Palmi, Giancarlo Giusti, che il 5 marzo del 2015 si è impiccato con un cavo elettrico nella sua casa a Montepaone. Secondo il pm, Fabiana Rapino, non si tratterebbe di istigazione al suicidio. A seguito dell’autopsia sul corpo e delle audizioni di alcune persone informate sui fatti non vi sarebbe alcun dubbio secondo il sostituto procuratore: Giusti non è stato costretto ad impiccarsi. Adesso il giudice per le indagini preliminari, Antonio Battaglia, dovrà decidere. Giusti, che si trovava sottoposto ad obbligo di dimora a seguito della condanna per corruzione aggravata inflittagli dal tribunale di Milano, aveva già tentato di togliersi la vita nel 2012 nel carcere di Opera a Milano il giorno successivo alla condanna a quattro anni di reclusione per i suoi rapporti con la cosca Valle-Lampada. In quel caso, dopo essere stato soccorso, ottenne gli arresti domiciliari.
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