CASTROLIBERO «Promuovere un accertamento da parte dei carabinieri per la tutela dell’ambiente nella discarica di Castrolibero con lo scopo di scongiurare il rischio di inquinamento derivante dallo sversamento di percolato nel fiume Campagnano». È quanto afferma il deputato di M5s, Paolo Parentela, che sulla vicenda ha presentato un’interrogazione.
«La discarica – prosegue Parentela – sorge a soli 400 metri di distanza da scuole e abitazioni, in spregio alle leggi che prescrivono una distanza minima di un chilometro. L’ampliamento della discarica di Castrolibero, concepito per ospitare un milione di metri cubi di rifiuti “tal quale” senza considerare le norme che impongono il trattamento dei rifiuti prima di essere abbancati, per ora e’ bloccato. Sull’area resta però un’emergenza ambientale importante». «I lavori di preparazione per l’ampliamento – sostiene ancora il parlamentare – hanno portato ad un disboscamento che ha causato una frana che ha compromesso l’impermeabilizzazione delle falde e messo a rischio la vicina discarica di Rende, che andrebbe bonificata. Praticamente sono stati spesi 3 milioni di euro per aumentare il rischio di disastro ambientale. Siamo di fronte all’ennesimo disastro ambientale nella nostra regione. Un disastro preannunciato ed avallato dall’allora presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio e dal suo fido Orlandino Greco, responsabili politici anche di questa emergenza».
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