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Cosenza, monito del vescovo alla politica

COSENZA «Vorrei invitare i candidati, indistintamente, a fare della politica un atto di amore alla città e ai suoi cittadini. Se possibile uscite dalle logiche esclusivamente partitiche e indi…

Pubblicato il: 12/02/2016 – 20:30
Cosenza, monito del vescovo alla politica

COSENZA «Vorrei invitare i candidati, indistintamente, a fare della politica un atto di amore alla città e ai suoi cittadini. Se possibile uscite dalle logiche esclusivamente partitiche e individualistiche, per entrare in una competizione politica che metta al centro la persona, il bene di tutti, il rispetto della legalità, la cura dei più deboli e delle periferie geografiche ed esistenziali della comunità» È un passaggio dell’invito ai candidati alle prossime elezioni amministrative, rivolto da monsignor Francesco Nolè, arcivescovo metropolita di Cosenza, nell’omelia pronunciata in occasione della festa in onore della Madonna del Pilerio, Patrona della città. «Fra qualche mese – ha detto il presule – la nostra città sarà chiamata ad eleggere il primo cittadino e i consiglieri che l’amministreranno. Come nuovo Pastore di questa bella diocesi, non tocca a me fare analisi politiche o suggerire programmi amministrativi, ma sommessamente vorrei offrire il mio piccolo contributo, con alcune riflessioni che mi sembrano opportune per il momento particolare che ci apprestiamo a vivere. Anzitutto, un invito a tutti e in particolare ai cristiani, a partecipare attivamente alla vita della città anche attraverso questo gesto di alta democrazia. Non possiamo pretendere o giudicare senza  essere protagonisti in qualche modo delle vicende che ci appartengono. L’amministratore, chiunque esso sia, una volta eletto, è chiamato a volare alto, non può accontentarsi di camminare a testa bassa. Solo dall’alto di una statura morale, politica e di civiche virtù si può avere uno sguardo completo e limpido, onesto e partecipativo sulla comunità che si è chiamati a servire, perché dall’alto si vede tutto e si respira aria pulita».
«Sto scoprendo, giorno dopo giorno – ha detto ancora monsignor Nolè – una città e una diocesi cariche di potenzialità umane e sociali, a cominciare dal meraviglioso mondo del volontariato, fino alla gioia di vivere la bellezza della famiglia e l’associazionismo cattolico e laico, come luogo di formazione e di crescita spirituale e sociale. Non disperdiamo questo grande patrimonio umano e sociale, per una rinascita delle coscienze e del senso civico della partecipazione alla vita della comunità. Io sto imparando ad amare questa bella e ricca realtà calabrese, voi l’amate prima di me, quindi lasciamoci guidare dall’amore alla citta’ e ai suoi cittadini. Se poi i candidati e futuri amministratori sono credenti e cristiani, allora non possono non ispirarsi alla dottrina sociale della Chiesa che deriva i suoi principi dal Vangelo e dalla tradizione morale che ha sempre ispirato gli amministratori e gi statisti cristiani in Italia e ovunque».

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