CATANZARO Dopo il Por 2014-20, oggi è toccato al Programma di sviluppo rurale entrare nella fase operativa con l’insediamento del comitato di sorveglianza.
Alla presenza dell’autorità di gestione del Psr, Alessandro Zanfino, del direttore generale del dipartimento Agricoltura Carmelo Salvino e del governatore Mario Oliverio, i delegati della Commissione europea Maria Merlo e Gianfranco Colleluori hanno valutato il lavoro svolto dalla Regione sul regolamento interno del Psr e soprattutto sui criteri di valutazione che saranno fondamentali nell’approvazione dei progetti presentati.
Le risorse stanziate dalla Comunità europea per il Psr calabrese ammontano a poco più di 1,1mld di euro, che la Regione han inteso suddividere in quattordici misure attraverso le quali sono state declinate le linee guida della strategia del governo regionale in tema di agricoltura.
Tra le misure più “pesanti”, lo scettro spetta a quella relativa gli investimenti con un budget di circa 315mln di euro. A seguire, particolare rilievo nel Piano lo assume l’agricoltura biologica, per la quale la Regione ha deciso di stanziare poco meno di 240mln.
«Con questo programma – ha spiegato Salvino in apertura dell’incontro con il partenariato – la Regione punta a tradurre concretamente quegli obiettivi strategici che si era prefissa e cioè favorire il ricambio generazionale e l’insediamento di nuovi giovani imprenditori nel settore agricolo, oltre alla volontà di favorire l’aggregazione tra le aziende esistenti, la competitività di chi opera nel mercato e sostenere lo sviluppo delle aree interne».
Oliverio ha invece posto l’accento sull’importanza del Psr per tutto il settore agricolo: «Così strutturato, il Psr servirà a far esprimere a pieno le potenzialità del settore. Vogliamo che si valorizzino le filiere produttive: penso ad esempio al settore olivicolo dove la Calabria è al secondo posto tra i produttori italiani, ma meno del dieci percento del prodotto viene trasformato qui. E poi i giovani: abbiamo deciso di promuovere delle premialità per far sì che questi possano beneficiare di un sostegno concreto per la nascita di nuove realtà imprenditoriali».
Dai delegati della Commissione Europea è arrivato invece lo sprone ad abbreviare i tempi: «Oggi siamo a lavoro su uno strumento che già da due anni avrebbe dovuto essere operativo – ha detto Colleluori nel corso del suo intervento -. E’ necessario quindi accelerare affinché i primi bandi possano essere pubblicati a breve perché bisogna recuperare tutto il tempo che si è perso».
Quanto ai criteri di valutazione dei progetti e delle richieste di finanziamento che arriveranno sulla base dei bandi pubblicati dalla Regione, Colleluori ha specificato che questi «devono tradurre i principi approvati dalla Commissione Europea ed essere coerenti con gli obiettivi inseriti nel Psr», mentre Zanfino ha chiarito come tra le esigenze a cui i criteri approvati rispondono c’è quella di snellire le procedure soprattutto attraverso l’eliminazione di ogni valutazione discrezionale sulla qualità della richiesta: tutto sarà basato su dati oggettivi e misurabili, hanno assicurato i vertici della Regione.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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