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L'arpa di Giuliana de Donno a Cleto

CLETO Portare musica e cultura all’interno di zone insolite e abbandonate, è questa l’ultima sfida dell’associazione “La Piazza” di Cleto. “Spazi sonori” è infatti il nome del nuovo progetto di riq…

Pubblicato il: 12/02/2016 – 11:51
L'arpa di Giuliana de Donno a Cleto

CLETO Portare musica e cultura all’interno di zone insolite e abbandonate, è questa l’ultima sfida dell’associazione “La Piazza” di Cleto. “Spazi sonori” è infatti il nome del nuovo progetto di riqualificazione urbana che ha come fine quello di riconvertire spazi cittadini attraverso l’arte e la musica rendendoli nuovamente fruibili. Puntando i riflettori su luoghi che con la loro bellezza senza tempo sono fonte inesauribile di suggestione, l’associazione La Piazza presenta “Il concerto – Dall’arpa alle arpe” sabato 13 febbraio alle 21.
“Dall’Arpa alle Arpe” è uno straordinario viaggio nel magico mondo dell’arpa in tutte le sue forme ed evoluzioni. Accompagnata dal delicato e coinvolgente ritmo delle percussioni di Massimo Cusato, la famosa arpista lucana Giuliana de Donno evocherà attraverso le corde delle sue arpe atmosfere di terre vicine e lontane dove tale strumento è stato il simbolo e la testimonianza di espressioni artistiche di antichi popoli come i celti del Nord Europa, i guaranì del Sud America, i viggianesi lucani d’Italia. La musica popolare è da sempre espressione spontanea degli abitanti di un luogo. In essa si rispecchiano i vari fattori ambientali, le tradizioni, le rievocazioni, tutto un mondo che esprime il patrimonio comune di un popolo che nella frenesia della vita moderna rischia di andar perso. Occupandosi da anni di musica e cultura, lo Staff dell’associazione La Piazza ha pensato di entrare subito nel vivo del progetto scegliendo uno dei luoghi più affascinati di Cleto ovvero la Chiesa della Consolazione. L’edificio sacro, risalente al 1650, è il più recente tra i tre presenti nel centro storico. È comunemente chiamata Chiesa Suttana perché collocata ai piedi del borgo. La sua caratteristica più notevole consiste nella cupola del campanile, restaurato nell’800, cuspidata e ricoperta di maioliche gialle e verdi. In uso fino agli anni ’80 del secolo scorso, ha successivamente conosciuto una fase di abbandono. Ancora oggi però l’interesse verso questo luogo resiste grazie alla curiosità dei visitatori che ammirano da lontano la sua particolare cupola che al tramonto riflette tonalità calde e avvolgenti.

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