COSENZA «Quando alcuni dipendenti comunali mi hanno sottoposto la documentazione inerente lo scivolamento del personale comunale pensata dall’amministrazione Occhiuto pensavo sinceramente ad uno scherzo. Invece tutto vero e devo dire tutto in linea con l’operato tutt’altro che cristallino attuato nel corso di questi anni». È quanto dichiara in una nota l’ex vicecapogruppo del Pd nel consiglio comunale di Cosenza. «Ebbene sì – prosegue Amrbogio –, l’intento dell’amministrazione era quello elargire promozioni, proprio sotto elezione, senza naturalmente tenere in minima considerazione la meritocrazia e le professionalità dei dipendenti (si pensi infatti che tutto ciò avrebbe inciso soltanto un misero punto nella scheda di valutazione) che invece dovrebbero essere elementi imprescindibili per la qualità di una macchina amministrativa, dettati peraltro dalle nuove norme e leggi emanate per il pubblico impiego. Invece in Calabria – aggiungo l’esponente del Pd – continua a perseguirsi il metodo della clientela a tal punto di stravolgere finanche ogni media ponderata per l’attribuzione delle performance di servizio allargando la forbice (la terza fascia 111/138 invece di 111/130) in modo da inserire quante più persone possibile, naturalmente già conosciute dall’amministrazione avendo tutti gli incartamenti dei punteggi in mano. In poche parole é come giocare una schedina conoscendo già i risultati delle partite.
Dunque – conclude Ambrogio – al commissario Carbone chiediamo di rivedere tutta la pratica riguardante la progressione economica orizzontale del personale, rispettando la legge e ripristinando finalmente le regole in modo che a beneficiarne non siano solo i figli di un Dio maggiore ma anche e soprattutto coloro i quali posseggono titoli e requisiti meritocratici».
x
x