Ultimo aggiornamento alle 18:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Catanzaro, si sfalda il fronte anti Abramo

CATANZARO Si sta sciogliendo come neve al sole il fronte deciso a dare la spallata finale alla giunta guidata dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. O almeno è questa la sensazione che serpeggia t…

Pubblicato il: 15/02/2016 – 17:08
Catanzaro, si sfalda il fronte anti Abramo

CATANZARO Si sta sciogliendo come neve al sole il fronte deciso a dare la spallata finale alla giunta guidata dal sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. O almeno è questa la sensazione che serpeggia tra le stanze di Palazzo de Nobili al termine della riunione tenutasi nella tarda mattinata di lunedì in cui il Pd aveva chiamato a raccolta le opposizioni al sindaco per contarsi e dimettersi in blocco, determinando la caduta anticipata dell’amministrazione.
Nel giorno del dentro o fuori, mancano i numeri: erano 13 i consiglieri presenti (tutti quelli di centrosinistra più Sergio Costanzo), quando per determinare la chiusura dell’esperienza amministrativa in corso ne servirebbero 17. Ma se la presenza di Costanzo serviva anche a garantire – qualora ce ne fosse stato bisogno – anche il sostegno alla mozione di altri due “frondisti” del gruppo misto, il castello è crollato sull’assenza alla riunione di Ncd che dopo aver partecipato con il capogruppo Marco Polimeni al primo incontro di qualche giorno fa indetto dal segretario provinciale del Pd e presidente della Provincia Enzo Bruno, oggi ha deciso di non partecipare all’incontro.
Così, la riunione che poteva risultare decisiva si è tramutata in un appuntamento interlocutorio, fatto di “vedremo” e “faremo”.
Così si profila una soluzione in grado di salvare la faccia dei singoli e la poltrona di Abramo: i consiglieri che vorranno rassegnare le proprie dimissioni, potranno farlo presso un noto studio notarile della città, sarà poi il notaio a consegnare al segretario comunale la documentazione (se e) quando si arriverà a quota 17 consiglieri dimissionari.
La motivazione alla base della conclusione della riunione, risiede soprattutto nella mancanza di un progetto politico su cui il centrosinistra possa costruire l’alternativa ad Abramo, cioè tradotto in soldoni, il centrosinistra non ha un candidato da esprimere quindi si andrebbe al voto certi di perdere.
Una situazione che fa gioco ad Ncd che ha tutto l’interesse di rimanere ferma a guardare in attesa che Cosenza e Crotone decretino che l’asse nazionale con il Pd funziona anche a livello locale in Calabria. E con un Baldo Esposito sempre meno interessato alla poltrona di sindaco, Ncd potrebbe far pesare il proprio ruolo di ago della bilancia chiedendo ai democratici di sostenere la candidatura del senatore Piero Aiello, ma solo nel 2017 e se sarà passata la riforma costituzionale con cui si decreterà che a sedere nel nuovo Senato della Repubblica saranno anche i sindaci dei capoluoghi di regione.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x