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Consiglio, Esposito presidente della commissione Riforme

REGGIO CALABRIA Tutto come da previsioni nell’odierna riunione del consiglio regionale. Sinibaldo Esposito, consigliere di Ncd è stato infatti eletto, con quattordici preferenze su venti, pres…

Pubblicato il: 16/02/2016 – 16:43
Consiglio, Esposito presidente della commissione Riforme

REGGIO CALABRIA Tutto come da previsioni nell’odierna riunione del consiglio regionale. Sinibaldo Esposito, consigliere di Ncd è stato infatti eletto, con quattordici preferenze su venti, presidente della commissione permanente per le Riforme di Palazzo Campanella. Vicepresidente e segretario dello stesso organismo sono Vincenzo Pasqua (Oliverio presidente) e Arturo Bova (Democratici progressisti). La commissione Riforme è stata ricostituita dalla giunta Oliverio, dopo la soppressione nella passata legislatura, con l’obiettivo di operare in modo specifico sul processo di riorganizzazione dell’apparato burocratico regionale e sulla riforma dello Statuto. Alla parte più squisitamente politica si è arrivati nelle fasi iniziali dopo un’inversione dell’ordine del giorno proposta dal consigliere Antonio Scalzo e accolta all’unanimità.
«Spero di essere all’altezza del compito e avverto la grande responsabilità di un lavoro che ritengo estrememante importante. Vogliamo operare per realizzare quanto affermato in campagna elettorale, ovvero riformare con coraggio la macchina politica, amministrativa e gestionale della Regione Calabria». Queste le prime parole del neopresidente che nel suo intervento ha subito indicato le parole chiave del programma di cui si intende fare promotore. «Collaborazione e condivisione», in primo luogo con l’Ufficio di Presidenza del consiglio regionale, «nella piena osservanza di modalità e schemi previsti dallo Statuto e dai regolamenti. Le motivazioni che hanno indotto questa assemblea a deliberare l’istituzione di un organismo con specifica competenza sulla materia delle riforme – ha sottolineato Esposito – affondano le loro radici ben oltre il territorio regionale, in quanto dall’attuale contesto della normativa nazionale era imprescindibile l’esigenza di istituire un’apposita commissione consiliare permanente che si occupasse, nello specifico, di armonizzare la legislazione regionale con quella nazionale, elaborando proposte di revisione organica dello Statuto, del regolamento interno nonché di ogni altra materia inerente al processo di riordino degli enti pubblici regionali».
Una presidenza assegnata ad un politico non organico alla maggioranza segno, tiene a precisare Esposito, «che il nostro partito si sente libero, tanto sullo scenario nazionale, quanto in Calabria». Naturalmente, al di là dell’autonomia di pensiero e azione ribadita dal neo presidente della commissione riforme, ogni contesto territoriale ha le sue specificità e di questo ne è consapevole lo stesso Esposito. «Pensare oggi che a Cosenza Ncd – spiega – si possa trovare una sintesi con il centrodestra è un’utopia dal momento che siamo stati fra quanti hanno creduto che l’esperienza Occhiuto dovesse finire. E lo stesso scenario potrebbe ripetersi anche a Crotone. Analogamente a Catanzaro abbiamo rotto con la giunta Abramo e se verrà ripresentata la sua candidatura non ci staremo».
Chiare le grandi questioni su cui la commissione riforme intende avviare il suo percorso. Riordino della macchina amministrativa «lungo il solco di quanto già fatto con la riduzione dei dipartimenti dalla giunta Oliverio». Sburocratizzare e semplificare le procedure amministrative in una regione che ha urgenza di ripartire «e non può rimanere imbrigliata in regolamenti e rigidi meccanismi autorizzativi». Intervenire con decisione sul fronte delle società partecipate, ponendole sul libero mercato «secondo criteri di economia in grado di produrre utili». Creare a partire dalla Città metropolitana di Reggio un sistema Calabria che abbracci l’aera centrale e la porta nord della provincia di Cosenza. «In questo senso occorre sfruttare le linee dettate dalla riforma Delrio». E non ultima la questione definita «più spinosa», ovvero la legge elettorale, «su cui occorre intervenire in modo incisivo, poiché ha determinato un vero e proprio vulnus di democrazia. Chi vince le elezioni deve avere mani libere per governare senza essere condizionato da questa o quella parte politica».
Nel proseguo dei lavori della seduta del Consiglio, su proposta del capogruppo Pd Seby Romeo, è stata subito esaminata ed approvata all’unanimità la proposta di legge di iniziativa della giunta regionale di modifica ai Bilanci di previsione 2015 e Triennale 2016-2018 della Regione, i cui contenuti sono stati illustrati in aula dal vice presidente dell’esecutivo, Antonio Viscomi. Sempre su proposta del capogruppo Pd Romeo, l’Assemblea ha inserito all’ordine dei lavori ed approvato la deliberazione della giunta n. 34 del 15/2/2016 relativa alle “Misure di salvaguardia in pendenza dell’approvazione del nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti” sulla quale ha relazionato l’assessore all’Ambiente Antonietta Rizzo e la proposta di modifiche alle leggi regionali n. 54/2013 e n. 33/2015, sulla quale ha relazionato l’assessore allo Sviluppo economico e promozione delle attivita’ produttive Carmela Barbalace.

Luigi De Angelis
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