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Cosenza, Bozzo risponde ad Ambrogio: «Non ha letto gli atti»

COSENZA «Leggiamo con enorme disappunto, in nome e per conto dei dipendenti del Comune di Cosenza, la nota comparsa sulla stampa odierna a firma dell’ex consigliere Marco Ambrogio, il quale continu…

Pubblicato il: 16/02/2016 – 17:49
Cosenza, Bozzo risponde ad Ambrogio: «Non ha letto gli atti»

COSENZA «Leggiamo con enorme disappunto, in nome e per conto dei dipendenti del Comune di Cosenza, la nota comparsa sulla stampa odierna a firma dell’ex consigliere Marco Ambrogio, il quale continua ad esternare con la solita ed inconsapevole superficialità su argomenti che disconosce completamente». È quanto afferma in una nota l’ex assessore comunale forzista di Cosenza Massimo Bozzo, che replica così alle affermazioni dell’esponente del Pd Marco Ambrogio: «Se avesse posto più attenzione ai fatti relativi alla politica del personale perseguita dall’amministrazione Occhiuto – aggiunge Bozzo – si sarebbe reso conto di come sia stato perseguito pienamente il principio della separazione tra amministrazione politica, di indirizzo e controllo, e la gestione demandata ai dirigenti, i quali hanno sempre operato nella pienezza dei poteri loro attribuiti dalla legge nel governo delle risorse umane».
«Nel merito della indizione della Progressione economica orizzontale, approvata con delibera di giunta n.106 del 30 dicembre 2015, si precisa e chiarisce – prosegue l’ex assessore della giunta Occhiuto – che la stessa non è stata frutto di improvvisazione superficiale, ma il risultato di una lunga e fruttuosa trattativa in delegazione trattante tra la Rsu Aziendale e le organizzazioni sindacali territoriali di categoria con la parte pubblica. Si ricorda che sono state tenute numerose riunioni, ben sei, il 15 giugno, il 9 luglio, il 17 settembre, il 5 novembre, il 19 novembre e il 17 dicembre, tutte verbalizzate e agli atti, che hanno prodotto un risultato finale firmato all’unanimità dai partecipanti.
Nello specifico – aggiunge – non è assolutamente vero che la meritocrazia non è stata tenuta in alcun conto e che addirittura sia stato previsto un solo punto da assegnare, o gli atti non sono stati letti o chi ha letto non capisce. La meritocrazia è stata pienamente rispettata sulla base della valutazione conseguita da ciascun dipendente negli anni 2012-2013-2014, per come disposto dal Contratto collettivo decentrato integrativo ed inoltre sono stati previsti ulteriori nove punti che ciascun dirigente può assegnare ai dipendenti interessati. I dipendenti che possono ottenere la progressione economica orizzontale risultano pari al 50% di ciascuna categoria (D-C-B) e fascia economica di appartenenza, mentre alla categoria più bassa (A) è stato riservato il 100%. I criteri – conclude Bozzo – sono naturalmente disponibili in quanto allegati alla citata delibera 106/2015 e non allegramente interpretabili. Talvolta, leggere con attenzione, non farebbe male».

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