CATANZARO Il bando c’è ma non si vede. Chiuso in qualche cassetto, dimenticato, sostanzialmente sparito. Per i giovani laureati del Programma stages 2008 rappresenta forse l’ultima chance per ottenere un impiego nella pubblica amministrazione, dopo anni di delusioni e promesse tradite da parte della politica regionale. Eppure se ne sono perse le tracce. Durante il consiglio regionale di ieri, però, l’assessore al Lavoro Federica Roccisano – in risposta a un’interrogazione del consigliere Domenico Bevacqua – è tornata sull’argomento cercando di rasserenare gli animi: il dipartimento «sta procedendo alla preparazione di un bando sull’autoimpiego nell’ambito di Garanzia giovani». In realtà, Roccisano non ha detto nulla che non si sapeva già: quell’avviso è infatti atteso da mesi, ma per motivi non meglio precisati non è ancora stato pubblicato sul Bollettino ufficiale. Quindi è, di fatto, inesistente.
LE PROMESSE DI MARIO Ad annunciare la svolta era stato, il 29 dicembre scorso, Mario Oliverio in persona, nel corso della trasmissione televisiva Articolo 31. «A partire dai prossimi giorni», spiegava il governatore, verranno selezionati 140 professionisti, «che saranno impegnati part-time». Con un obiettivo da raggiungere: «Valorizzare queste risorse», «giovani scelti per il merito», persone «in gamba e con professionalità elevatissime». Passano due settimane e nella stessa trasmissione tv è ospite il dg del dipartimento Lavoro, Antonio De Marco. Che annuncia novità di rilievo per gli «stageur»: «A loro, con un decreto registrato oggi (14 gennaio, ndr) il dipartimento ha offerto un’opportunità attraverso il coinvolgimento in attività di tutoraggio e di animazione nell’ambito di iniziative di auto-imprenditorialità del programma Garanzia giovani, affidato a Calabria lavoro».
IL DECRETO Quel decreto esiste davvero e il Corriere della Calabria è riuscito a visionarlo. Tutto come diceva De Marco: il piano prevede la selezione di 145 professionisti da “pescare” nel bacino del Programma stages tra quelli che – in base a un censimento del consiglio regionale – hanno dichiarato di trovarsi nelle condizioni di lavoratore svantaggiato o disoccupato. Nell’atto firmato da De Marco vengono elencati i compiti da assegnare agli ex stagisti per «il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano di attuazione regionale del Pon Iog-Garanzia giovani in Calabria» nell’ambito dell’accompagnamento «allo start up d’impresa»: azioni di comunicazione, assistenza per la stesura del business plan, affiancamento per l’accesso al credito e altri servizi vari. Una mission per la quale dovrebbero essere affidati 6,2 milioni di euro ad Azienda Calabria lavoro. Soldi che, tra l’altro, non graverebbero sul bilancio regionale, ma verrebbero garantiti dal fondo di rotazione dell’ex legge 183.
(Il decreto firmato da De Marco)
NO BURC Il decreto è solo un atto propedeutico e di indirizzo. Per diventare davvero operativo deve essere pubblicato sul Bollettino ufficiale, in modo da permettere ai 189 possibili aspiranti di partecipare alla selezione, in seguito alla quale 145 di loro potranno ottenere un nuovo posto di lavoro. Ma quell’avviso si è perso nei meandri del dipartimento 7, da cui dipende la sua “ufficializzazione” sul Burc. Un bando fantasma, in pratica: nessuno sa che fine abbia fatto né i motivi che stanno determinando ritardi in una procedura che, secondo quanto garantivano Oliverio e De Marco, si sarebbe dovuta concludere in brevissimo tempo.
L’iter prosegue secondo i tempi standard della Regione, oppure esistono impedimenti extra che bloccano la pubblicazione del bando? Tra gli ex stagisti i retroscena si sprecano. E molti di loro sospettano che si tratti dell’ennesima bufala ai loro danni. Una tra le tante delusioni incassate in questi anni.
Il Programma stages era partito nel 2008 come iniziativa per il rinnovo della pubblica amministrazione regionale, con centinaia di laureati – tutti, obbligatoriamente, laureati con 110 e lode – selezionati per due anni di tirocinio retribuito negli enti locali calabresi. Chiusa quella parentesi, per loro si sono però aperte le porte dell’incertezza perenne. Quel bando annunciato da Oliverio, Roccisano e De Marco è l’ultima chance. Ma per ora è solo un bando fantasma.
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
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