CONFLENTI «Un’aspettativa di vent’anni tramutata in legge», così il sindaco di Conflenti ha commentato la legge sul turismo religioso recentemente approvata, finita al centro del consiglio straordinario del Consorzio Calabria Giubileo 2000. Quindici le amministrazioni che giovedì pomeriggio si sono riunite nel piccolo centro di Conflenti, comune capofila del Consorzio, unico in Italia, per discutere della legge che punta a valorizzare quei piccoli centri calabresi che hanno nei santuari e nei percorsi religiosi il fulcro della propria offerta turistica. «È questa una bella iniziativa- ha detto il presidente Oliverio, intervenendo all’incontro- che presenta la Calabria positiva, quella che dobbiamo puntare ad affermare, e le potenzialità di questa terra. Per fare il necessario salto di qualità e creare condizioni di crescita e sviluppo occorre utilizzare e valorizzare pienamente proprio le nostre potenzialità. Tra queste vi è il turismo, la cui domanda è in continua trasformazione. La vera sfida è nella capacità di allargare la nostra stagione turistica; in questa prospettiva il turismo religioso è una nicchia importante cui porre attenzione». Per Oliverio «Una delle leve sulle quali agire- ha infine affermato Oliverio- è quella di abbattere la perifericità della Calabria ed in questa direzione stiamo lavorando. A questo va unita la capacità di elevare la qualità della nostra offerta, avendo cura del territorio, attivando sinergie tra istituzioni». Punto di partenza, la legge che per Scalzo è stata approvata « grazie ad un’importante copertura finanziaria – ha spiegato Scalzo -. È una legge che vuole guardare all’Europa e che mette insieme in Calabria varie istituzioni dalla chiesa al volontariato alla Regione stessa». Scalzo ha inoltre annunciato l’erogazione di borse di studio per tutti i giovani che vorranno dedicarsi all’approfondimento delle tematiche riguardanti il turismo religioso. «Un lungo iter legislativo, che è riuscito a concretizzarsi nonostante numerosi ostacoli» – le parole del prefetto Luisa Latella, in un intervento breve ma fortemente incentrato sulle possibilità che questo percorso può rappresentare e sulla legalità. «Il mio ruolo mi impone di non dimenticare i gravi problemi di cui è afflitta la Calabria – ha affermato il prefetto -, per questo leggi come quella sul turismo religioso devono diventare volano di sviluppo. Perché sviluppo significa anche legalità». «Valorizzare positivamente le nostre risorse, perché iniziative come questa fanno emergere una Calabria positiva – ha concluso i lavori il Governatore Mario Oliverio -. La nostra sfida deve andare oltre il semplice periodo estivo, investendo sul turismo religioso, naturalistico e sportivo durante tutto l’anno». Ad accomunare gli interventi dei vari rappresentati delle amministrazioni coinvolte, giunti da tutta la regione, due punti su tutti: fare rete tra le varie realtà e la valorizzazione degli itinerari religiosi, attraverso degli interventi diretti sui territori. Tra i comuni partecipanti e presenti al consiglio comunale, oltre al paese ospitante anche Dipignano, Gimigliano, Pentone, Seminara, Serra San Bruno, Feroleto Antico, Magisano, Vallelonga, Cerchiara di Calabria, San Sosti, Cittanova, Mileto, San Luca e Torre di Ruggiero, quest’ultimo rappresentato dai commissario prefettizio.
Adelia Pantano
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