Cosenza, il Pd sceglie Presta

COSENZA Telefoni muti per tutta la giornata. Poi nella tarda serata di venerdì, la svolta: il centrosinistra si spacca a Cosenza. Fatale, per la tenuta della coalizione, la volontà del Pd di mettere da parte le primarie e puntare tutto su Lucio Presta. È lui il candidato su cui i dem punteranno per riconquistare Palazzo dei Bruzi dopo la parentesi del centrodestra. Non sarà della partita Enzo Paolini, e tutto lascia pensare che a Cosenza il centrosinistra rivivrà un remake del 2011, quando la coalizione si presentò divisa al primo turno con due candidati in competizione tra loro. Raccontano che nel corso del vertice (l’ennesimo) siano volate parole grosse. Sugli scudi Paolini ma anche gli ex consiglieri comunali che con le loro dimissioni hanno determinato la fine anticipata della legislatura a Palazzo dei Bruzi. Lamentano, quest’ultimi, il mancato rispetto degli accordi presi alla vigilia della crisi che ha determinato la defenestrazione del sindaco Mario Occhiuto. 
In ogni caso, la mossa del Pd ha raccolto il consenso di Psi, Ala, Idv, Psdi, Centro democratico, Calabria in Rete e Italia del Meridione oltre che della componente che fa riferimento a Ennio Morrone. Sul documento che sancisce l’investitura per Presta non c’è la firma del Nuovo centrodestra. Decisivo, in questo senso, il niet dei fratelli Gentile all’ipotesi di sostenere il leader del movimento “Amo Cosenza”. 
«Paolini non è con noi? Ce ne faremo una ragione», è il commento ripetuto in queste ore dai vertici del Pd cosentino. Certo, restano da capire le conseguenze che produrrà lo strappo dell’avvocato del Pse. Che pare intenzionato a non arretrare di un millimetro rispetto all’idea di tentare nuovamente la scalata alla poltrona di sindaco.

Antonio Ricchio
a.ricchio@corrierecal.it