VIBO VALENTIA «Dalla nostra inchiesta sono emersi episodi gravi, connotati da una violenza gratuita e feroce». Lo ha detto il Procuratore della Repubblica di Vibo Valentia, Mario Spagnuolo, incontrando i giornalisti dopo l’arresto dei due romeni accusati dell’omicidio del pensionato Giglio Palmo Ciancio, di 79 anni, rapinato nell’agosto scorso a Pizzo e fatto annegare in mare. «L’azione della Procura di Vibo Valentia e delle forze dell’ordine è sempre massima», ha aggiunto Spagnuolo, che ha sottolineato l’importanza del lavoro condotto dal magistrato che ha condotto l’inchiesta, il sostituto procuratore Concettina Iannazzo, e degli investigatori. «Va reso merito al lavoro di tutte le forze, che, insieme – ha detto ancora il Procuratore – hanno permesso di ricostruire un quadro processualmente solido, garantendo giustizia a quelle fasce deboli di popolazione oggetto di tali aggressioni. Si è trattato di un fatto grave che speriamo di aver reciso definitivamente. Nonostante gli organici della polizia giudiziaria siano ormai ridotti all’osso, i risultati sono eccellenti».
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