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Nomine Consiglio, Caridi: «Troppe ombre, intervenga il Parlamento»

REGGIO CALABRIA «Quanto sta emergendo sull’iter burocratico per la scelta dei nominativi riguardo le nomine di competenza del consiglio regionale alimenta troppe ombre e non si può far finta d…

Pubblicato il: 20/02/2016 – 9:52
Nomine Consiglio, Caridi: «Troppe ombre, intervenga il Parlamento»

REGGIO CALABRIA «Quanto sta emergendo sull’iter burocratico per la scelta dei nominativi riguardo le nomine di competenza del consiglio regionale alimenta troppe ombre e non si può far finta di niente». Lo afferma il senatore Antonio Caridi.
«La stampa sta riportando fatti decisamente spiacevoli – continua Caridi – che, per l’ennesima volta, hanno come protagonisti negativi i burocrati della pubblica amministrazioni. È preoccupante il fatto che molti soggetti siano stati penalizzati per imperfezioni che sanno di bizantinismo giuridico, in un avviso pubblicato per ben tre volte a causa di errori della macchina burocratica. Una vera e propria beffa dato che, aulle nomine di competenza del consiglio regionale, la politica sta discutendo ormai da circa un anno, ma molti candidati ancora neanche sanno di essere stati esclusi per vizi formali che la stessa amministrazione avrebbe dovuto sanare. Siamo al paradosso: nonostante non si tratti di concorsi pubblici ma di incarichi e consulenze, è stato creato un sistema che sta ridicolizzando il palazzo».
«Che la burocrazia goda di grande discrezionalità è risaputo e non è sempre un bene – aggiunge Caridi –, ma la politica non può chiudere gli occhi pensando di far scivolare tutto nel dimenticatoio. Come si può andare avanti nell’iter se centinaia di persone sono state escluse per imperfezioni che, a quanto si apprende, sono state create proprio dalla pubblica amministrazione? Perché sono cambiate le carte in tavola tra il primo e il secondo avviso, entrambi risalenti a quasi un anno fa? Su questi e altri temi, insieme ad alcuni colleghi, presenterò un’interpellanza parlamentare, al fine di ottenere la chiarezza che merita la vicenda. A questo punto auspico una seria riflessione da parte dell’ufficio di presidenza del consiglio regionale, perché è necessario correre ai ripari e tutelare gli interessi di centinaia di calabresi che da questa vicenda sono penalizzati senza motivi validi. Ridare credibilità e trasparenza al palazzo, che mai come oggi ne ha davvero bisogno, era uno degli obiettivi del Presidente Irto: questa è una buona occasione per dimostrare che non si trattava solo di parole e certamente non se la lascerà sfuggire».
«Considerato che di queste nomine si parla da più di un anno – conclude il senatore –, non sarebbe un dramma perdere ancora un po’ di tempo ma al solo fine di fare le cose seriamente, secondo quanto realmente previsto da leggi e regolamenti».

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