CATANZARO Assicurano che ci sta pensando seriamente. Molti attorno a lui spingono perché rompa gli indugi. Altri, invece, ironizzano. Altri ancora preferiscono stare a vedere ma seguono gli eventi con un misto di interesse e preoccupazione. La notizia pero c’è ed è di quelle destinate a far discutere: Agazio Loiero intende porre la sua candidatura a sindaco di Catanzaro.
Tramontata la rottamazione renziana, ecco riaffacciarsi anche nella città delle aquile l’ipotesi di tornare alla formula dell’usato sicuro.
Su questo investe Loiero che da giorni ha riaperto la sua agenda politica, infittendola di appuntamenti ed incontri allargati non solo ai fedelissimi ma anche a quanti hanno visto la città capoluogo perdere costantemente peso politico in questi anni.
Il partito di riferimento resta il Pd ma la trama che Loiero ha iniziato a tessere mira a coinvolgere anche la diaspora di un centrodestra sedotto e abbandonato, prima da Scopelliti ed ultimamente anche dai proconsoli di Mario Oliverio.
«Non sarà certo Pignanelli a scegliere chi deve guidare la nostra città», si lascia sfuggire uno dei supporter del ritorno in campo di Loiero. Anche lui parlamentare di lungo corso e consigliere regionale, ricorda – ma solo dopo aver raccomandato («almeno per ora») di tenerne riservata l’identità – quanti benefici ha tratto Catanzaro dalla sua deputazione mentre oggi il decadimento è strutturale ancor prima che politico. Ma è tutta nella voglia campanilistica di riscatto la chiave di lettura da dare al rientro nella politica attiva di Agazio Loiero? Sarebbe un errore crederlo. La stessa battuta su Pignanelli dimostra, semmai, il contrario. Gaetano Pignanelli è lo storico capo di Gabinetto di Mario Oliverio. Da quando lo ha seguito al vertice della Regione Calabria, Pignanelli ha badato più alla gestione del potere che non al coordinamento della struttura del presidente: compare nel Cda della Sacal, frequenta gli imprenditori con antica vocazione al mestiere dei pupari, presenzia ad ogni manifestazione mondana. E parla di futuri assetti politici accompagnandosi, in molti casi, ai nuovi protagonisti della vita regionale, quelli lanciati proprio da Loiero ma messisi in proprio già da subito.
Insomma, anche a Catanzaro c’è qualcosa di nuovo oggi nel sole… anzi di antico!
pa. po.
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