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Niente autorizzazione per il gazebo, Fi si rivolge ad Alfano

CATANZARO Rischia di trasformarsi addirittura in un caso nazionale la mancata concessione di un’autorizzazione ad occupare suolo pubblico al gruppo catanzarese di Forza Italia, con l’assessore regi…

Pubblicato il: 21/02/2016 – 19:07
Niente autorizzazione per il gazebo, Fi si rivolge ad Alfano

CATANZARO Rischia di trasformarsi addirittura in un caso nazionale la mancata concessione di un’autorizzazione ad occupare suolo pubblico al gruppo catanzarese di Forza Italia, con l’assessore regionale, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale e coordinatore provinciale del partito Domenico Tallini che minaccia di rivolgersi al ministro Alfano perché si faccia chiarezza sulla vicenda.
Ma facciamo un passo indietro: per le ore dieci di domenica 21 febbraio, il coordinatore cittadino di Fi e presidente del consiglio comunale di Catanzaro Ivan Cardamone, aveva indetto una manifestazione di protesta contro lo stralcio dei fondi Pac per il porto di Catanzaro. Una manifestazione annunciata da una settimana per la quale, dicono gli organizzatori, era stata inoltrata richiesta alle autorità competenti e al sindaco Sergio Abramo per l’occupazione di una piccola porzione del lungomare del quartiere Lido dove installare un gazebo.
Giunti sul posto, l’amara sorpresa: una pattuglia di vigili urbani intimava al gruppo di non installare la struttura poiché non in possesso di regolare autorizzazione, arrivando «perfino a procedere all’identificazione, quasi si trattasse di delinquenti comuni, dei promotori del sit-it per il porto ed al punto tale da indurci a chiamare i carabinieri a tutela dello svolgimento della nostra iniziativa», scrive Tallini in un duro comunicato stampa rilasciato in serata.
Per il consigliere regionale si è quindi trattato di «un chiaro, maldestro e gravissimo tentativo di impedire lo svolgimento di una libera manifestazione politica e di intimidire gli organizzatori della stessa». Praticamente un affronto di cui ora Tallini intende chiedere conto non solo al sindaco Sergio Abramo – di cui Forza Italia è sostegno forte in Consiglio comunale -, ma anche alle più alte sfere del Governo nazionale: «Chiederò al Prefetto Latella di aprire un’inchiesta su quanto avvenuto. Ho già informato dell’accaduto i parlamentari calabresi di Forza Italia che presenteranno un’interrogazione al Ministro dell’interno Alfano. Mi attendo risposte chiare e convincenti anche da parte del sindaco Abramo e del Comandante dei vigili urbani Salerno. Sia chiaro che Forza Italia non si fa intimidire e reagirà in tutte le sedi a questa inqualificabile azione mirata a limitare la libera propaganda politica di un partito costituzionalmente riconosciuto».
Quanto ai contenuti della protesta, che si è comunque svolta su un terrazzamento del lungomare, Tallini e Cardamone si sono scagliati contro la decisione di Oliverio di stralciare dai fondi del Cipe, fondi il cui impegno era da vincolare, da parete del Comune, entro il 31 dicembre scorso. Allo stralcio, nonostante gli annunci di Oliverio e l’incontro tra il governatore, Tallini e Abramo, non è ancora seguito un atto formale per allocare i 20mln di euro necessari al completamento dell’opera, nella nuova programmazione nazionale: «Il governatore Oliverio smentisca Forza Italia – ha commentato Ivan Cardamone – riallocando i fondi del Porto, i 20 milioni che ha sottratto alla città con la delibera 222 del 27 luglio 2015. Finora abbiamo assistito soltanto a proclami, attendendo un atto deliberativo che ancora non c’è. Finora si tratta di una promessa non mantenuta dal governatore, e finché non ci sarà una delibera andremo avanti nell’interesse della città di Catanzaro. Spiace registrare, in questa che dovrebbe essere una battaglia comune, una completa assenza da parte dei consiglieri comunali e regionali del centrosinistra, che sono forza di governo alla Regione e dovrebbero responsabilmente intervenire a difesa dei loro concittadini».
Sulla stessa linea Tallini: «Il centrosinistra non ha avuto uno scatto di orgoglio, ci sono stati un totale appiattimento e una assoluta subordinazione per il presidente Oliverio. Sono stati zitti o peggio conniventi di un’azione che rappresenta uno dei peggiori esempi che possa dare un amministratore: sottrarre risorse ad un territorio per favorire il proprio orticello. È incomprensibile che nessuna voce si sia sollevata da consiglieri regionali come Esposito e Ciconte, come nessun commento ci sia stato da parte dei consiglieri comunali e provinciali del centrosinistra che dimostrano ancora una volta di non battersi per gli interessi della città, ma solo per quelli del loro partito, o per quelli personalistici che si celano dietro le ammalianti sirene delle strutture regionali». Per Tallini «anche se Oliverio restituirà i 20 milioni la città subirà un danno, perché, a differenza dei fondi Cipe, i fondi Pac impattano sul patto di stabilità, e impediranno di ottenere anticipazioni sul finanziamento per pagare gli stati di avanzamento alle imprese, che saranno costrette a fermarsi se la Regione non erogherà le risorse nei tempi dovuti».

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

 

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