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Il "complotto" del gazebo agita Catanzaro

CATANZARO Affiora qualche dettaglio in più su quanto ci sarebbe alla base della verifica che i vigili urbani di Catanzaro hanno effettuato domenica mattina presso l’area occupata dal coordinam…

Pubblicato il: 22/02/2016 – 20:33
Il "complotto" del gazebo agita Catanzaro

CATANZARO Affiora qualche dettaglio in più su quanto ci sarebbe alla base della verifica che i vigili urbani di Catanzaro hanno effettuato domenica mattina presso l’area occupata dal coordinamento cittadino di Forza Italia per protestare contro il taglio dei fondi per il completamento del porto di Catanzaro.
Una vicenda che subito era apparsa meritevole d’interesse perché già nella tarda serata di domenica, il coordinatore provinciale del partito nonché consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Domenico Tallini, non aveva esitato ad affidare ad un comunicato stampa al vetriolo tutto il suo sdegno per la vicenda. Per Tallini si è trattato infatti di «un chiaro, maldestro e gravissimo tentativo di impedire lo svolgimento di una libera manifestazione politica e di intimidire gli organizzatori della stessa», per il quale Forza Italia intende chiedere addirittura l’intervento del ministro dell’Interno Angelino Alfano oltre che quello del prefetto di Catanzaro Luisa Latella, del sindaco Sergio Abramo e del comandante dei vigili urbani del capoluogo Antonio Salerno.
La denuncia del consigliere regionale è forte perché non esita a parlare di un atto intimidatorio, quasi volesse lasciar intendere che qualcuno non volesse che la manifestazione avesse luogo. Com’è noto, il Comune è retto dalla maggioranza di cui Forza Italia è pilastro inamovibile, pertanto credere che ci siano motivazioni politiche alla base dell’intervento dei vigili urbani risulta difficile. Ma la denuncia di Tallini, sebbene non sia rivolta specificatamente a qualcuno, lascia credere che tra gli uffici comunali qualcuno abbia remato contro.
Le incongruenze nella vicenda, però, ci sono e partono tutte dal documento con cui il coordinatore cittadino di Forza Italia, Ivan Cardamone, effettua la richiesta al settore patrimonio del Comune di Catanzaro. La manifestazione era programmata per le ore 10 dello scorso 21 febbraio. La normativa prevede che la richiesta debba essere inoltrata entro 15 giorni prima della data in cui si vuole occupare l’area (art. 4 regolamento Tosap adottato dal Comune di Catanzaro), mentre il documento, siglato con data 15 febbraio, è stato presentato all’ufficio preposto il 17 (prot. 19488) per poi arrivare al settore viabilità della Polizia municipale – guidato da poco più di un mese dal maggiore Salvatore Furriolo, trasferito dal comando del settore attività produttive – il 18 febbraio (prot. 19649). Presa in carico all’inizio del turno (ore 15) di venerdì 19 febbraio, la richiesta non è stata evasa perché gli uffici comunali erano già chiusi.
Fin qui gli aspetti “tecnici” che hanno fatto sì che la domanda non ottenesse risposta. Ma all’interno della richiesta, si specificava che l’area che Forza Italia avrebbe voluto occupare era quella del lungomare di fronte ad un noto bar del quartiere Lido, mentre nei fatti la manifestazione si è tenuta nei pressi del porto, a circa un chilometro di distanza dalla sede comunicata sia alla Polizia municipale che alla Digos. Discrepanze formali e sostanziali, quindi, che potrebbero portare all’elevazione di un verbale da parte della pattuglia di vigili urbani intervenuti per contestare la violazione nei confronti del circolo cittadino di Forza Italia.

Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it

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