COSENZA «Alla luce degli ultimi, gravi e inopinati accadimenti interni alla vita politica e democratica del partito, ho deciso di abbandonare formalmente Forza Italia». Lo afferma in una nota il consigliere regionale Ennio Morrone. La pattuglia azzurra a Palazzo Campanella, dunque, si riduce a due soli consiglieri: Alessandro Nicolò e Nazzareno Salerno. Il presidente della commissione di Vigilanza probabilmente, per il momento, resterà da indipendente nel gruppo azzurro in attesa di trovare una nuova collocazione. «De facto – dice Morrone – la configurazione del movimento in Calabria è verticistica, priva di qualsivoglia parvenza democratica e addirittura allergica alla dialettica fra le anime e le intelligenze del partito, la cui più immediata conseguenza è stata il perdurare di un clima assolutamente invivibile. Chiunque, infatti, abbia ardito dissentire dalla linea imposta da Jole Santelli e Mario Occhiuto è stato condannato all’oblio e all’emarginazione».
«La pessima gestione di Forza Italia – spiega Morrone – che, tragica nemesi storica, oserei definire “stalinista”, ha portato la formazione politica azzurra ad andare incontro a sonanti sconfitte elettorali senza mai analizzare debitamente le reali ragioni delle diverse debacle maturate. Senza neanche voler riportare troppo indietro la memoria, a quando cioè il mio gruppo politico è stato il primo in Calabria ad aderire alla ricostituzione del partito facendolo entrare nelle principali istituzioni e forse per questo ripagato a colpi di censura, ritengo che l’ultima, incomprensibile, scelta di azzerare i vertici giovanili provinciali di Forza Italia, abbia determinato il superamento di ogni soglia di sopportazione».
«Restituendo – conclude Ennio Morrone – l’immagine di un movimento in profonda crisi esistenziale dove, al comando, sono rimasti pochi, isolati, proconsoli privi di contatti con la base e senza alcuna idea di futuro. Né collettivo, né del partito stesso».
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