CATANZARO Il presidente della Regione Mario Oliverio, presenti l’assessore allo Sviluppo economico Carmen Barbalace, il presidente della commissione consiliare “Bilancio” Giuseppe Aieta e il dirigente generale del Dipartimento “Sviluppo economico” Antonio De Marco, ha presieduto un incontro con i sindaci di Acquappesa, Giorgio Maritato, e Guardia Piemontese, Vincenzo Rocchetti, e i rappresentanti della società Sateca (Società Alberghi e terme di Calabria), che gestisce le “Terme Luigiane”, guidati dal presidente Sonia Ferrari. Al centro dell’incontro – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta – la problematica legata al proseguimento dell’attività termale che rischia la definitiva chiusura. Il presidente Oliverio, nell’aprire i lavori e ringraziando il prefetto di Cosenza Gianfranco Tomao e il vescovo monsignor Leonardo Bonanno per la particolare attenzione che hanno rivolto al problema, ha sottolineato la necessità che le Terme restino aperte per quello che esse possono continuare a offrire, sia in termini occupazionali che in termini di ricaduta sul territorio, dal punto di vista turistico e dello sviluppo.
Oliverio, in tale direzione, ha invitato i sindaci intervenuti e i rappresentanti della società a fare ogni sforzo per raggiungere un accordo formale, finalizzato all’apertura, per l’ormai prossima stagione, garantendo i livelli occupazionali dei dodici lavoratori a tempo indeterminato e dei lavoratori stagionali. Nel concludere, il presidente Oliverio ha anche indicato la volontà della Regione di voler investire, attraverso i fondi comunitari, in questo settore, proprio perché «consideriamo – ha detto – quella termale, una grande risorsa per la nostra regione».
L’assessore Barbalace, nel prendere la parola, ha evidenziato i termini del possibile accordo da sottoscrivere. Al termine dell’incontro, facendo proprio l’invito del presidente Oliverio, gli intervenuti hanno sottoscritto un verbale nel quale, tra l’altro, è stato ribadito l’impegno, da parte della Sateca, a garantire la continuità senza soluzione delle attività termali, procedendo «all’immediata riassunzione delle unità lavorative a tempo indeterminato licenziate e garantendo la continuità occupazionale dei lavoratori stagionali già utilizzati».
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