COSENZA Da questa mattina hanno piantato tende e striscioni davanti all’ingresso della Prefettura di Cosenza. Chiedono che venga loro riconosciuto il diritto di asilo i profughi afghani e pakistani che, in attesa di documenti che non arrivano, sono bloccati in un limbo che li costringe a vagare come «fantasmi viventi» tra povertà e degrado. Sono circa una diecina (ma in città ce ne solo molti di più) e, affiancati dal comitato Prendocasa, hanno montato in piazza XI settembre una sorta di simbolico campo rifugiati per attirare l’attenzione sulla loro condizione. Lo Sprar, il sistema di protezione per i richiedenti asilo, pare sia pieno, così a raccontare le condizioni disumane in cui vivono, dormendo nei cartoni, sulle panchine e negli edifici abbandonati di Cosenza, è il blog “inviato da nessuno”, di Claudio Dionesalvi, che ha anche realizzato un video su questa realtà «che quasi nessuno ha il tempo di vedere, ascoltare, accompagnare, impegnati come siamo a consumare la nostra sorda e chiassosa solitudine».
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