REGGIO CALABRIA Fumata nera per il nuovo Qtrp. In consiglio regionale i piani del centrosinistra vanno in frantumi. L’approvazione del Quadro territoriale regionale a valenza paesaggistica, fortemente voluta dall’assessore all’Urbanistica Franco Rossi, slitta a data da destinarsi (decideranno i capigruppo la prossima settimana) non senza lasciare strascichi nella coalizione che guida la Regione. Ad annunciare il rinvio del testo per valutare i nuovi emendamenti è il presidente della commissione Ambiente, Mimmo Bevacqua. Una decisione inaspettata, forse maturata nella speranza di coagulare altri consensi e di placare i mal di pancia di alcuni consiglieri di maggioranza. E infatti il primo a commentare è Carlo Guccione (Pd) che, oltre a chiedere l’immediato esame della legge in commissione, avanza dubbi sulla sostenibilità di un simile impianto normativo: «La giunta deve dirci se il Qtrp è compatibile con la spesa comunitaria. Io dico che non lo è. Queste ansie da prestazione rischiano di far pagare un caro prezzo alla Calabria». Fortemente critico anche un altro esponente del centrosinistra, Giovanni Nucera: «Il testo deve tornare in commissione, chiedo a Bevacqua di rispettare le regole. Questo metodo renziano di fare le cose non mi appartiene». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Mimmo Tallini (Misto), che invoca il ritorno in commissione per «un approfondimento serio di natura politica e giuridica». Ancora più duro Francesco Cannizzaro (Cdl): «Siamo sconcertati, assistiamo al solito teatrino. La maggioranza è venuta in Consiglio senza un minimo di concertazione interna».
Ma a stigmatizzare le contraddizioni del centrodestra (e a bacchettare gli alleati) è il governatore Oliverio, che parla di «forzature strumentali o populistiche» e invita a riflettere sul fatto che i contenuti del piano erano già stati definiti nella scorsa legislatura «con una larga convergenza del consiglio regionale». Quanto ai meriti, il presidente sottolinea che «non c’è nessuna velleità di primogenitura» rispetto al Qtrp. Oliverio risponde anche a Guccione e ribadisce che non esistono impedimenti «comunitari» per il nuovo Quadro territoriale. Poi l’apertura, che è anche una difesa del piano: «Questo testo è una buona base per evitare di perdere altro tempo, ma siamo disponibili a fare ulteriori approfondimenti in commissione».
Pietro Bellantoni
p.bellantoni@corrierecal.it
x
x