CATANZARO La riscoperta e la valorizzazione a sfondo turistico-culturale degli antichi borghi della Calabria passerà attraverso il progetto ideato e in via di definizione chiamato “Borghi da Ri…Vivere”. L’omonima associazione, presieduta da Giovanni Renda e nata dal sodalizio tra la Fondazione italiana per la Bioarchitettura, l’associazione generale cooperative italiane (Agci Calabria), l’ordine degli Ingegneri di Catanzaro, l’università telematica “Pegaso” oltre a diverse associazioni culturali e ricreative. Al programma hanno già aderito dodici piccoli Comuni calabresi: Roseto Capo Spulico, Maierà e San Pietro in Amantea per la provincia di Cosenza, Cerva, Cortale, Maida, San Pietro a Maida, Jacurso e Curinga nella provincia di Catanzaro, Gerocarne (Vv) e Bova (Rc). A questi potrebbero aggiungersi diverse altre decine di Comuni che hanno già manifestato interesse a programma.
“Borghi da Ri…Vivere” punta a costruire una rete di rapporti tra tutti gli aderenti, finalizzata alla creazione di veri e propri percorsi etno-culturali e gastronomici, anche grazie ad iniziative tese a rigenerare il patrimonio edilizio e architettonico con interventi ecosostenibili che non stravolgano l’identità di ogni borgo.
Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta presso la Cittadella regionale nella mattinata di mercoledì, è intervenuto anche il governatore della Regione Calabria Mario Oliverio, il quale ha accolto con entusiasmo il progetto, sposandone in pieno le finalità e le modalità di attuazione: «Si tratta davvero una bella iniziativa, che parte dal basso ed è destinata a fare un contributo importante alla nostra regione – ha spiegato il presidente della giunta regionale -, ne sono particolarmente convinto perché il patrimonio dei piccoli borghi disseminato sul territorio calabrese, se messo in rete, diventerà una risorsa moltiplicatrice di valore. In altre regioni sono molto più avanti rispetto a noi in progetti analoghi: il loro esempio ci fa capire come si sia potuto costruire un allargamento della stagionalità e della domanda turistica, oltre a far emergere un patrimonio nascosto sconosciuto persino alla nostra regione. Se ogni realtà fosse vissuta come il pezzo di un insieme, possa essere valorizzato di più e meglio. Accogliamo quindi a braccia aperte un’iniziativa che si colloca perfettamente nel progetto per la Calabria che ho in mente».
Tra i propositi più interessanti, c’è sicuramente la creazione di una rete di “alberghi diffusi”, un modo dinamico e contemporaneo per far rivivere borghi che oggi sono praticamente abbandonati: «Uno degli obiettivi della Giunta è mettere in rete i territori e i centri storici, non solo dal punto di vista materiale consentendo che si crei una rete di contatti e interazioni. È questo un passaggio fondamentale per il recupero degli spazi e della qualità della vita», ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica Franco Rossi.
Alessandro Tarantino
a.tarantino@corrierecal.it
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