CROTONE «Nell’ambito del processo di liberalizzazione del trasporto aereo, i vettori titolari di licenza hanno la possibilità di scegliere le rotte sulle quali fare arrivare i loro aerei. Peraltro vorrei sottolineare che le compagnie aeree hanno affrontato questa questione in maniera che io non condivido, infatti minacce di ridurre voli e personale a causa di una tassa prevista da anni per il potenziamento del fondo a tutela dei lavoratori che perdono appunto l’occupazione, questo tipo di collegamento e’ un collegamento assolutamente arbitrario». Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, rispondendo al question time a un’interrogazione sulla manifestata volontà di Ryanair di abbandonare alcune tratte italiane tra cui Crotone. «Molte di loro avevano preannunciato da tempo il disimpegno, appare più una scusa che una realtà. Ho già avuto modo di discutere di questo con l’Ad di Ryanair ad Amsterdam e con l’Ad di Easy Jet in un dibattito pubblico. Certamente – ha aggiunto – pero’ dobbiamo fare in modo che l’aumento delle tariffe (che peraltro è proporzionato a quelle di tutti gli altri Paesi europei, non è assolutamente sproporzionato) non deprima il mercato».
Il ministro ha quindi ribadito che «abbiamo specificato già che l’aumento non era retroattivo, non agiva retroattivamente sui biglietti già venduti, lo abbiamo specificato in maniera chiara, e il nostro impegno a ricercare delle soluzioni che alimentino il Fondo speciale per il trasporto aereo non attraverso l’aumento progressivo delle addizionali c’è ed è tutto in campo. Quindi da un lato non accettiamo l’impostazione che si va via perché aumenta di 2 euro e mezzo – ha concluso Delrio – perché complessivamente le tariffe non valgono solo per l’addizionale comunale ma valgono per una serie di altre entità, quindi quella è una piccola parte di quello che si paga; dall’altro lato pero’ è vero che vogliamo, come in tutte le politiche del governo, tenere al minimo le tasse».
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