Reggio, l'ex Fi ora appoggia Falcomatà

REGGIO CALABRIA Da Forza Italia al gruppo misto. Dai banchi della minoranza all’adesione al “progetto politico” dell’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà. La giravolta politica di Demetrio Marino si è definitivamente manifestata in consiglio comunale, durante la votazione del Documento unico di programmazione 2016-2018, approvato a maggioranza. Nel suo intervento, l’ex capogruppo di Forza Italia nell’assemblea cittadina ha dichiarato: «Voterò a favore del Dup perché credo nel progetto politico di questa amministrazione». Il primo cittadino, d’altra parte, ha accolto a braccia aperte l’adesione di Marino, affermando: «Siamo contenti di condividere questo percorso con chi ha la stessa nostra visione politica».
«Tutti i settori dell’amministrazione comunale, tutti gli organi politici e amministrativi, hanno partecipato – ha detto l’assessore comunale Armando Neri – alla redazione di questo documento. Tutti gli atti, sia di indirizzo politico sia di indirizzo amministrativi, dovranno fare i conti ed essere coerenti con il Dup. Non è l’ennesimo documento contabile, gli abbiamo dato un’impronta precisa. Il futuro di questa città, dal punto di vista concreto, passa dal Dup. È un atto straordinario, per passare dalla logica dell’emergenza a quella della programmazione».
Dal Dup alle vicende extra consiglio comunale. La seduta di oggi è stata caratterizzata anche dalla polemica sul caso Quattrone. L’assessore comunale alla Smart City di Reggio Calabria, in queste settimane, è stato al centro di una bufera scatenata dalle forze politiche e dai movimenti di destra, a partire dagli scopellitiani di “Azione nazionale”, che accusa la Quattrone di conflitto di interessi. Nello specifico, sostengono che, nell’ambito del progetto Metropolitan mobility system, la giunta abbia dato un incarico di lavoro alla Uirnet, che conterebbe tra i soci la Vitrociset, azienda in cui l’assessore Quattrone avrebbe lavorato e per la quale, secondo la destra, risulterebbe ancora adesso Consultant engineer. Per questo motivo, la minoranza ha presentato un’interrogazione in aula, tramite il neo esponente di Fratelli d’Italia Massimo Ripepi, chiedendo la revoca della delibera e quella della Quattrone dalla giunta. Il sindaco di Reggio ha risposto, spiegando che la delibera non verrà revocata, ma verranno apportate delle correzioni di natura tecnica dagli uffici preposti, mentre l’assessore comunale ha replicato, dicendo: «Non ho nulla da chiarire. La città ha già avuto la sua risposta e non tarderò a fornire, in forma scritta, ulteriori dettagli per smentire notizie artefatte».
Il primo cittadino nel corso del suo intervento si è soffermato sulla vicenda legata all’aeroporto dello Stretto e della mancata concessione da parte dell’Enac a Sogas: «Serve sinergia tra tutti gli attori istituzionali per salvare quello che c’è e per creare la precondizione utile a rilanciare l’aeroporto. La mancata concessione da parte di Enac non chiude l’aeroporto, ma c’è il serio rischio che il bando per la gestione del “Tito Minniti” in futuro vada deserto».
Durante i lavori della seduta nell’aula “Pietro Battaglia”, è stato altresì votato all’unanimità l’ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo su Giulio Regeni che impegna il sindaco Falcomatà a farsi promotore con il Governo, “affinché le autorità preposte facciano chiarezza sulle circostanze che hanno determinato la morte” del ricercatore italiano al Cairo. Approvati a maggioranza i lavori di adeguamento del sedime aeroportuale per il prolungamento della pista 11-29 e opere connesse e l’adesione al “Patto dei sindaci” per “ridurre nella città le emissioni di CO2, attraverso l’attuazione di un Piano comunale d’azione per l’energia sostenibile”.