BRUXELLES La Calabria si conferma come la regione più povera d’Italia, mentre la provincia autonoma di Bolzano, pur non figurando tra i venti territori più facoltosi in Ue, resta la più ricca. È quanto emerge dai dati Eurostat sul Pil procapite regionale del 2014 misurato in Spa (Standard di potere d’acquisto), che confermano ancora una volta quella di Londra come l’area più benestante d’Europa, seguita da Lussemburgo e da Bruxelles capitale. Le più in difficoltà si trovano in Romania e Grecia. Con una media Ue pari a 100, Bolzano è a quota 144, poco sotto il ventesimo posto. L’Italia conferma anche altre due regioni con un Pil sopra 125 (Valle d’Aosta e Lombardia, rispettivamente a 133 e 126), ma ben sei invece sono tra le più povere. Sotto la soglia di 75 troviamo la Calabria a quota 59, la Campania a 61, la Sicilia a 62, la Puglia a 63, la Basilicata a 69 e la Sardegna a 72. In Europa Londra svetta con un Pil procapite pari a 539, seguita da Lussemburgo con 266 e da Bruxelles con 207. Le regioni-capitali, che raccolgono molti lavoratori dalle regioni o paesi vicini, producono infatti un Pil più elevato. Tuttavia, il nostro Paese non figura tra le zone più povere d’Europa, che sono invece i territori di Swietokrzyskie in Polonia (49), la regione Sud-Est in Romania (50) e Anatoliki Makedonia in Grecia (50).
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