REGGIO CALABRIA Non accettava che la loro storia fosse finita, per questo ha deciso di punirla sparandole ad una gamba. Per questo motivo è finito in manette il ventiduenne reggino Davide Assumma, responsabile di aver teso un vero e proprio agguato alla sua ex, “rea” di averlo lasciato. Il giovane ha sorpreso la ragazza nel palazzo in cui abita e le ha sparato contro quando lei è salita in ascensore, quindi si è dileguato, lasciandola ferita e sanguinante. Soccorsa dai medici del 118 e trasferita in ospedale, la ragazza non ha esitato a puntare il dito contro l’ex, con il quale aveva di recente troncato una relazione durata poco più di un anno. Una relazione tormentata – hanno spiegato diversi testimoni – costellata di continui litigi e minacce, con il tempo cresciute in numero ed intensità, tracimate infine nella gambizzazione della giovane. Tutti elementi che hanno indotto gli uomini della Squadra Mobile a far partire immediatamente le ricerche di Assumma, che nel frattempo si era reso irreperibile. Braccato da numerose pattuglie che hanno battuto palmo a palmo tanto il suo quartiere, come le zone che abitualmente frequenta, il giovane deve essersi convinto a non aggravare la sua posizione, e poco dopo mezzanotte si è presentato in Questura. Ma l’atteggiamento collaborativo si è concluso lì. Nessuna parola di pentimento o spiegazione sul gesto, nessun tentativo di giustificazione è uscito dalla sua bocca di fronte agli uomini della Mobile. Un silenzio che non gli ha evitato la traduzione in carcere ad Arghillà, in attesa delle determinazioni del giudice.
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