Si capisce bene che i problemi che vive il Paese non sono davvero pochi. Teorici o pratici che siano. Se si parla di Unioni civili, apriti cielo, se invece si parla di banche non ne parliamo, se invece si passa all’Unione europea sembrano venir giù fortunali. E se si parla di Mezzogiorno, o, meglio di Masterplan? Siamo in attesa. Tanto il Sud attende da… sempre. Eppure a Scalea, quando venne la prima volta in Calabria, da presidente del consiglio, Matteo Renzi, aveva convinto tutti.
Questione di giorni, di settimane. Invece, sono passati molti mesi, e di Masterplan non se ne sente parlare.
È davvero difficile evidentemente, visto che, peraltro, ci ha messo mano, il più efficiente tra i componenti del Governo, Graziano Delrio. Invece, siamo ancora in trepidante attesa. Sarebbe bene vedere “nero su bianco” ciò che il governo intende proporre per il riscatto ed il rilancio del Sud, e significativamente la Calabria, che è sempre agli ultimi posti di ogni indicare economico e sociale, par valutare le proposte e, semmai, suggerire, da parte della giunta regionale e dal presidente Oliverio, le urgenze che più urgenze non potrebbero essere. Di dimensione industriale del Sud si pala da tempo immemorabile, senza fa ricorso gli illustri meridionalisti del secolo scorso.
E visto che per ogni esigenza del Paese si individua un esperto-personalità in grado di affrontare il problema- che in questo caso è i Sud,con relativo Masterplan – non sarebbe il caso di pensare ad un genio dei problemi del Meridione? Allontanando, anzi cancellano, le cattedrali nel deserto che sono state creati a ridosso del Porto di Gioia Tauro, dove “Intelligenti” industriali del Nord, son arrivati hanno impiantato una decida di capannoni e poi, non senza aver incassato il soldi della 488, sono scappati con la Cassa e lasciando sul lastrico centinai e centinaia di giovani che pure si erano illusi di aver trovato lavoro e di andare ogni mattina in fabbrica a timbrare il cartellino?
Eppure, lì, a due passi da dove stazionano “gli africani di Rosarno” che per un euro a cassetta, raccolgono quintali e quintali di mandarini? È vero che, probabilmente, si tratterebbe di trovare forme di industrializzazione forzata, ma meglio che niente!
Certo c’è il sole, ci sono (c’erano i mandarini o le clementine), ci sono chilometri di spiagge assolate, c’è la possibilità di creare ortaggio di ogni natura, di inventarsi, con quello di Medma, altri Musei della Magna Grecia: si tratta solo di far sbizzarrire l’uomo del Sud!
E soprattutto c’è da riprendere il discorso del Masterplan fino in fondo «trattandosi – come dice Galasso – di uno dei fronti di primario rilievo sia per lo sviluppo della Calabria, sia per quel tipo di Paese avanzato nella sua struttura e nella sua dinamica».
Ascoltando o leggendo Renzi, ci meraviglia e non poco che ancora non abbia messo meno ai problemi del Sud e della Calabria. Ecco perché, intendiamo sollecitare il presidente del Consiglio a far presto.
Accanto ai problemi di natura politica, il giovane Renzi non può non pensare ai giovani e giovanissimi del Sud che non sanno più a quale Santo votarsi per trovare un lavoro.
Una ragazza che si è laureata alla Bocconi in Economia, management, arte, cultura e turismo ha mandato centinaia di curriculum nel mondo ma non ha ricevuto risposte. Non vuole la raccomandazione. E che fa? Va in Chiesa a pregare. Tra una lacrima e l’altra. E c’è pure San Matteo.
*giornalista
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