COSENZA Per il momento siamo al politichese, ma il passo in avanti va registrato e messo agli atti. Giuseppe Mazzuca, consigliere comunale del Pse, tra i sostenitori più importanti di Enzo Paolini come candidato a sindaco (o, almeno, alle primarie) apre, a nome del movimento, a Lucio Presta. Ma soprattutto ribadisce “la disponibilità piena e totale del Pse esclusivamente per riaprire il tavolo finalizzato alla individuazione di un percorso condiviso che unisca tutto il centrosinistra, l’Ncd e le altre forze che hanno contribuito a ripristinare la democrazia nella città di Cosenza”. Traduzione (parziale): siamo disponibili a trovare un’intesa per evitare gli errori che, nel 2011, consegnarono la città al centrodestra guidato da Occhiuto. C’è qualcosa in più: la mossa di Mazzuca punta a dimostrare che, nelle file del Pse, non ci sono pregiudiziali sul nome di Presta e che la priorità è quella di vincere. E, per il momento, basta così. Perché trovare la quadra, dopo l’annuncio delle primarie (da parte del Pd) e il dietrofront (sempre del Pd) sulle consultazioni, non sarà facile. E questa volta Paolini e il Pse chiederanno, nel caso in cui si apra effettivamente a un accordo, garanzie più concrete rispetto al passato. E controfirmate dai vertici romani dei dem. Gli stessi che hanno sostenuto e chiesto la candidatura di Presta. Insomma, c’è uno spiraglio. Ma la porta non è ancora aperta del tutto.
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