VIBO VALENTIA Continuano gli interventi della Cisal contro la nuova gestione della Protezione civile, guidata da Carlo Tansi. È Gianluca Tedesco, della segreteria regionale del sindacato, a mettere nel mirino alcune scelte del dirigente scelto da Mario Oliverio. Per il sindacalista ci sarebbe una contraddizione evidente tra quanto Tansi ha “promesso” alla Commissione di Vigilanza («aveva garantito – scrive Tedesco – non solo che non sarebbero stati soppressi gli uffici di Crotone e Vibo Valentia, ma addirittura ne profetizzava il potenziamento») e quanto, poi, ha realizzato. Il capo della Protezione civile «ha ben pensato di proporre un nuovo decreto, in cui effettivamente mantiene aperti gli uffici di Crotone e Vibo Valentia ma li relega ad un ruolo marginale e da comparsa nel settore della Protezione civile, privandoli di quelle competenze e di quella dignità che rimangono invece garantite a Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria, lasciando presagire ovviamente ad una lenta agonia delle sedi di Crotone e Vibo Valentia». Tedesco elenca i compiti dei quali sarebbero state private le due sedi provinciali: «Gestione delle attività emergenziali, coordinamento delle attività di gestione dell’emergenza e dell’impiego volontariato; attività di pronto intervento, attività ispettiva e di formazione del volontariato; concorso in attività esercitative». «In parole povere – sostiene ancora Tedesco – le due sedi di Crotone e Vibo Valentia sono, nell’idea del dottor Tansi, ridotti a poco più di quello che lui stesso definisce “call center”».
Il modo di procedere, secondo l’esponente della Cisal, sarebbe «confuso, costellato da divergenze continue che non fanno altro che alimentare tensioni e preoccupazioni di cui il settore della Protezione civile regionale, e in particolare il personale, non ha certamente bisogno: non dovrebbe essere consentito a nessuno di alimentare speranze che poi non possano essere concretizzate, tantomeno a Tansi».
«Si sta verificando – evidenzia Tedesco – un continuo stillicidio di dipendenti della Protezione civile che continuamente si stanno trasferendo in altri uffici, la normale amministrazione è bloccata con atti di messa in mora gravemente pregiudicanti per l’amministrazione regionale e ora Tansi prova, in sfregio al consiglio regionale, alle norme vigenti e alla stessa parola data, a sopprimere gli uffici di Crotone e Vibo Valentia non in maniera limpida, alla luce del sole, ma, piuttosto, adottando una strategia di lenta agonia e successivo decesso per inedia».
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