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Cosenza, ecco la «rivoluzione» della metroleggera

COSENZA C’è chi vuole «la casa» e non la metro. E lo “urla” pacificamente sollevando striscioni sotto una leggera pioggerella. Ma questo non frena l’entusiasmo di chi, invece, vuole la metro a Cose…

Pubblicato il: 02/03/2016 – 20:26
Cosenza, ecco la «rivoluzione» della metroleggera

COSENZA C’è chi vuole «la casa» e non la metro. E lo “urla” pacificamente sollevando striscioni sotto una leggera pioggerella. Ma questo non frena l’entusiasmo di chi, invece, vuole la metro a Cosenza. Perché la città di Telesio non ha nulla da invidiare ad Amsterdam o a Montpellier. E, quindi, per dirla con le parole del governatore della Calabria, Mario Oliverio, «la tramvia attraverserà il cuore della città, proprio come avviene a Strasburgo o a Firenze». Dettagli tecnici, economici ma anche risvolti sociali e ambientali dell’opera sono stati illustrati dai progettisti della “Metrotramvia Cosenza-Rende-Unical”, in una affollatissima sala del cinema Modernissimo in un freddo e uggioso mercoledì pomeriggio.
In prima fila rappresentanti delle istituzioni, sindaci del Cosentino, politici (tra sostenitori e oppositori) e anche diversi giovani. Mentre all’esterno ci sono i comitati contrari, tra cui diversi extracomunitari, all’interno vengono presentati i benefici di un’opera che – tengono a precisare i tecnici – non è una ferrovia e non è una metropolitana. Ecco perché – spiega il presidente Oliverio arrivando all’incontro – «il dissenso alla tramvia non ha avuto senso fino ad ora perché ancora nessuno conosceva il progetto. Solo dopo aver saputo come verrà realizzata i cittadini potranno esprimersi in senso negativo o positivo».

IL PROGETTO La metrotramvia collegherà Cosenza-Rende e l’Unical e l’obiettivo sarà quello di ridurre le distanze, di valorizzare il verde pubblico, di ridurre l’inquinamento senza alcuna intenzione di deturpare il territorio. Si è cercato di non spezzare molto il contesto. Lo ribadiscono i progettisti che, supportati da slide illustrative dell’opera, vogliono far toccare con mano quali saranno i vantaggi della tanto evocata, invocata e discussa metro a Cosenza. L’ingegnere Andrea Renzo, responsabile trasporti di Tecnital sintetizza i pro dell’opera: «È utilizzabile da tutti e non crea barriere. Riduce l’impatto ambientale. Riduce il traffico veicolare privato e in parte ottimizza il traffico veicolare pubblico. In questo modo si integra il sistema urbano. Le metrotramvie si stanno diffondendo in molte città italiane e Cosenza con i suoi 150mila abitanti ha un bacino ottimale per tale progetto». L’ingegnere Renzo fa l’esempio di Montpellier e fa sognare una città dei Bruzi intermodale e a basso impatto ambientale. Anticipa che il progetto dell’opera, che sarà finanziata con fondi europei, prevede un appalto che garantirà sia l’esecuzione dei lavori che la fornitura dei mezzi.

I VANTAGGI La metrotramvia permetterà di attraversare il centro della città tenendo conto degli spazi e delle esigenze di tutti gli utenti. È, infatti, Margherita Marinelli, la project manager, a illustrare il nuovo sistema di trasporto pubblico che «consentirà di raggiungere in modo sicuro i poli attrattori della città». Con slide e rendering si è avuta la dimostrazione plastica di come funzionerà la metro, con le pensiline, il tracciato di viale Parco, la sezione delle cinque sedi in cui ci sarà la doppia fermata. E non solo. Gli spazi a disposizione dei più piccoli. Il percorso sarà interamente videosorvegliato. Verrà garantita la «postazione degli invalidi», il verde pubblico tra Cosenza e Rende «sarà aumentato di ottomila metri quadrati. Sarà un sistema di trasporto integrato che non ha alcun obiettivo di stravolgere troppo il territorio. Tutte le soluzioni proposte – spiega la project manager – sono state raggiunte proprio con tale finalità. Così è stato anche per i sei chilometri di Rende che copriranno il tracciato tra la statale 19 e la 19 bis, arrivando fino alla chiesa “San Carlo Borromeo” e all’Unical. Si creerà un importante sistema intermodale».
Fuori dai tecnicismi, da mappe e tracciati, i punti chiave dei progettisti sono: unire le città di Cosenza e Rende, ridurre l’impatto ambientale, non deturpare il paesaggio.
Sarà un mezzo di ultima generazione: wi-fi garantito. Chi vorrà “sfogliare” il progetto – già definitivo e consegnato all’amministrazione comunale – potrà farlo consultando il sito creato appositamente per l’opera. Il viaggio su una metrotramvia permetterà di osservare tutta la città e di «ammirare i paesaggi». Quest’opera – è la sintesi degli interventi tecnici e politici – tiene conto del trasporto pedonale.

IL DISCORSO DEL GOVERNATORE Mario Oliverio vuole spazzare via i pregiudizi. Perché, per lui, è questo il senso della presentazione di un progetto che «rivoluzionerà il sistema dei trasporti». Il governatore conclude un incontro tecnico per tirare le fila di un discorso che vuole «far capire ai cittadini che questo progetto non deturpa il territorio e rispetterà l’ambiente. Ci saranno – aggiunge – investimenti per la valorizzazione del territorio». Non vuole rivendicare primogeniture ma specificare che si parla di questo «progetto da oltre venti anni e tutti gli amministratori – di diverso colore politico – ne hanno parlato per anni». Cita l’ex sindaco di Rende Sandro Principe (seduto in seconda fila) e il compianto Giacomo Mancini. Oliverio fa una ricostruzione storico-politica perché «è doveroso dire la verità senza fare polemiche». La metro – spiega il governatore – era nel programma elettorale dell’amministrazione che ha vinto le elezioni. Tale iniziativa – sintetizza Oliverio – ha attraversato convergenze e divergenze politiche. Ma qualche frecciatina polemica la lancia: all’onorevole Santelli di Forza Italia, ad esempio. E sottolinea, invece, «l’accelerata» che lui stesso ha impresso. Il presidente della Regione non si stanca di ripeterlo: «Un progetto si critica dopo averlo conosciuto». Così ribadisce i vantaggi dell’opera e affronta il problema della gestione perché tra qualche mese – ricorda – a Cosenza si vota per le amministrative e la metro non deve essere strumentalizzata da «logiche elettoralistiche». Perché il tema dei trasporti sta a cuore al governatore che ha accennato anche al confronto avuto con Trenitalia.
Pioggia di applausi. E di strette di mano. Il progetto è stato illustrato. Principe non va via prima di aver detto la sua all’ingegner Renzo.
Il rettore dell’Unical Gino Mirocle Crisci ribadisce l’intenzione di voler spostare nel centro storico di Cosenza e Rende alcune «attività dell’ateneo», quelle che lui definisce «il terzo livello», cioè dottorati e altro. Ma ciò avverrà – solo – se la metro si farà. E quando la sala comincia a sfollarsi si avvicina tra le prime file anche Nicola Adamo che conversa con il presidente dell’Ordine degli avvocati di Cosenza, Oreste Morcavallo, tra gli esperti della commissione che ha valutato il progetto della metro.

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it

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