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Da Milano a Cosenza per la rapina in trasferta
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COSENZA «Il risultato, ottenuto in così poco tempo, è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo c…

Pubblicato il: 02/03/2016 – 7:51
Da Milano a Cosenza per la rapina in trasferta
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COSENZA «Il risultato, ottenuto in così poco tempo, è significativo anche perché le rapine rappresentano in questo territorio un aspetto importante. I responsabili sono milanesi, quindi riteniamo che si tratti di una batteria di professionisti». Così il procuratore aggiunto di Cosenza, Marisa Manzini, ha commentato l’arresto di due persone ritenute responsabili di una rapina a un furgone portavalori. Gli agenti della squadra mobile hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di Antonio Fortunato, 47 anni e già detenuto, e Massimo Niro, 49 anni, beccato a Milano. I due, residenti in Lombardia, sono accusati della rapina a un portavalori, commessa lo scorso 14 dicembre davanti all’attività commerciale Brico center, nel centro commerciale di Zumpano. «Erano organizzati e preparati – ha aggiunto Manzini -. È stato fondamentale il lavoro svolto dalla squadra mobile. Uno dei due rapinatori era stato già fermato in provincia di Catanzaro, a Girifalco, e trovato con tante armi tra cui un kalashinikov». Infatti, gli agenti della Mobile hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare a Fortunato in carcere, mentre Niro è stato raggiunto nella sua abitazione a Cologno Monzese. «La rapina – ha spiegato il capo della Mobile Giuseppe Zanfini – è stata commessa ai danni di un portavalori della “Securpol Group srl” di Lamezia che aveva prelevato 102mila euro al Brico center. I rapinatori si fecero consegnare il denaro da una guardia giurata che aveva appena prelevato l’incasso dell’esercizio commerciale. È stato determinante l’intervento di un poliziotto che si trovava lì ed è riuscito a vedere una targa. La macchina ovviamente non era intestata a loro. La sera prima della rapina una signora aveva denunciato un tentativo di furto e coincideva con una delle due persone fermate. Da questo abbiamo avuto la conferma che utilizzavano Lamezia come base logistica». 


arrestati

L’attività di indagine si è concentrata su diversi riscontri anche incrociando i dati rilevati dai tabulati telefonici e attraverso accertamenti di transiti autostradali sul tratto della Salerno-Reggio nei tratti compresi tra gli svincoli di Cosenza e Lamezia. Sono state, inoltre, di supporto le dichiarazioni di alcuni testimoni presenti alla rapina. I particolari della rapina sono stati illustrati dal questore Luigi Liguori che ha sottolineato, più volte, che si è trattato di «professionisti. Sono organizzati e sono stati trovati con armi. Ma al momento della rapina non le hanno usate, pur aggredendo la guardia giurata. Allo stato non sappiamo se ci saranno sviluppi ulteriori. Non c’è traccia del bottino e non sappiamo se ci possono essere legami con la criminalità organizzata. Però, per la prima volta non siamo noi a esportare criminali».

Mirella Molinaro
m.molinaro@corrierecal.it