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Giudizio immediato per il presunto prete pedofilo

REGGIO CALABRIA Niente udienza preliminare per don Antonello Tropea, il parroco di Messignadi arrestato a dicembre per sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico ed adescamen…

Pubblicato il: 02/03/2016 – 11:32
Giudizio immediato per il presunto prete pedofilo

REGGIO CALABRIA Niente udienza preliminare per don Antonello Tropea, il parroco di Messignadi arrestato a dicembre per sostituzione di persona, detenzione di materiale pedopornografico ed adescamento di minorenni. Su richiesta del pm Sara Amerio, il gip ha disposto il giudizio immediato per il sacerdote quarantaquattrenne, che – fatta salva l’eventuale richiesta di abbreviato – il prossimo 12 aprile si dovrà presentare di fronte ai giudici del Tribunale di Reggio Calabria. Stando a quanto emerso dall’indagine, fino a qualche mese fa infatti, don Antonello di notte si trasformava in Nicola, un quarantenne omosessuale di professione insegnante di educazione fisica, informatore scientifico o carabiniere, sessualmente molto promiscuo, che non disdegnava gli spinelli e a una relazione stabile, affiancava variegati e occasionali incontri con partner molto più giovani. A volte – e qui sta il rilievo penale – anche minori di diciotto anni. Una storia nota, tanto in paese, come in Curia, ma venuta fuori grazie alle indagini della Squadra mobile, che dopo aver sorpreso il sacerdote appartato con un diciassettenne, hanno deciso di scavare nella vita del religioso per capire se ci fosse di più. Ad emergere è stato il ritratto di un quarantenne omosessuale dalle relazioni disinvolte e variegate, che per il gip che ne ha ordinato l’arresto ha un target preciso «giovani maschi, senza pretese di relazioni sentimentali, preferibilmente che abbiano compiuto 18 anni, al fine evitare conseguenze penali. Tuttavia, nella ricerca di questo target, che sfiora il rilievo penale, com’è normale che sia per ogni comportamento borderline, incrocia più volte anche minorenni con le medesime tendenze sessuali, talvolta disponibili solo a pagamento». Il tre febbraio scorso alcune delle vittime di don Tropea sono state ascoltate nel corso di un lungo incidente probatorio, durante il quale il sacerdote è stato anche sottoposto a un lungo confronto con uno dei ragazzi.

Alessia Candito
a.candito@corrierecal.it

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