CATANZARO Con i compiti estesi e il rimborso “potenziato”, il ruolo di Franco Pacenza al fianco di Mario Oliverio cresce. E l’ex consigliere regionale viene inquadrato, stando al contenuto della delibera di giunta che lo riguardo, quasi come un vice del governatore. Questo perché la sua collaborazione come consulente «consiste nell’espletare attività di volta in volta delegata dal presidente della giunta regionale, per la partecipazione a riunioni e/o ad incontri ai quali lo stesso presidente, per motivi istituzionali, non può essere presente». Dall’agosto al dicembre 2015, Pacenza avrebbe potuto fare le veci del presidente della giunta soltanto nella pur importantissima Conferenza Stato-Regione, ora il suo “peso” aumenta: quando Oliverio non potrà essere presente, sarà lui a sostituirlo. Almeno per tutto il 2016 (tanto dura l’incarico) e al costo massimo «presunto» di 2.500 euro al mese. Non uno stipendio (la collaborazione è a titolo gratuito) ma «un rimborso spese debitamente documentato» per coprire il costo degli spostamenti «dal luogo di residenza, Corigliano Calabro, alle località presso le quali il presidente della giunta regionale, di volta in volta, ravvisi l’esigenza di convocarlo e/o inviarlo». Va da sé che il rimborso cresce rispetto alla precedente consulenza, passando da mille a 2.500 euro. Crescono gli impegni politico-istituzionali e crescono le spese, ma la figura dell’ex consigliere – già destinatario di un vitalizio da oltre 7mila euro – pare essere diventata quasi indispensabile per il governatore, che lo vuole accanto a sé «tenuto conto dell’esperienza dallo stesso maturata in ambito istituzionale». Esperienza che, mista a quella politica, finisce per intero nel curriculum allegato all’atto: consigliere regionale per tre legislature, eletto per la prima volta nel 1995, Pacenza è stato candidato alla Camera dei deputati nel 2001 e – tra il 2005 e il 2007 – è stato capogruppo dei Ds in consiglio. La delibera di giunta che lo (ri)nomina consulente, arrivata il 30 dicembre 2015, è stata pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione quasi due mesi dopo, il 29 febbraio.
Pablo Petrasso
p.petrasso@corrierecal.it
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