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«I tre nuovi ospedali per ora restano solo un progetto»

CATANZARO «La giunta regionale, con la sua inerzia e il suo silenzio assordante, rischia di non avviare la fase di realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana …

Pubblicato il: 03/03/2016 – 17:15
«I tre nuovi ospedali per ora restano solo un progetto»

CATANZARO «La giunta regionale, con la sua inerzia e il suo silenzio assordante, rischia di non avviare la fase di realizzazione dei nuovi ospedali di Vibo Valentia, della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro. Solo un intervento del governo nazionale può modificare uno stato delle cose patologico e sotto gli occhi di tutti». È la denuncia che arriva, in una nota, dal consigliere regionale del Partito democratico Carlo Guccione, in merito ai ritardi nella realizzazione dei tre ospedali calabresi.
«Avevamo approvato all’unanimità – continua Guccione – all’interno della commissione Sanità in consiglio regionale, un atto di indirizzo per la nascita di una task force in grado di accelerare tutte le procedure necessarie per eliminare gli ostacoli che impediscono l’apertura dei cantieri dei tre nuovi ospedali calabresi. È ormai trascorso un anno e mezzo e la giunta regionale è stata solo in grado di organizzare un incontro farlocco a Roma con i vertici commissariali di Tecnis, che non ha prodotto nulla e nel frattempo la società è stato oggetto di un provvedimento della magistratura. Sono stati stipulati i contratti, però nessun cantiere ha aperto i battenti. Le somme stanziate corrispondono a 438milioni di euro (ex art. 20) rispetto a 1120 posti letto complessivi per acuti da realizzarsi in project financing».
«I lavori per la costruzione – precisa il consigliere regionale – degli ospedali della Sibaritide e della Piana di Gioia Tauro sono stati appaltati all’impresa Tecnis che ora, per i suoi problemi giudiziari, non è in grado di affrontare la loro realizzazione. Quello di Vibo Valentia è fermo al palo. I lavori non possono iniziare se non si trovano 3 milioni di euro per la sistemazione della mitigazione del rischio idrogeologico dell’area dove dovrà sorgere il nuovo presidio ospedaliero. Ora il rischio concreto – conclude Guccione – è che il tutto finisca con lunghi contenziosi fra Regione e imprese e le risorse destinate alla costruzione finiscano per spese legali e risarcimenti. Vista l’incapacità della Regione Calabria a sbloccare una situazione che si trascina in modo inconcludente, forse è meglio che, attraverso il commissariamento della procedure per la costruzione dei tre nuovi ospedali, il governo nazionale avvii tale procedura e intervenga in maniera decisa per colmare la lacune e inerzie della giunta regionale».

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