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Fondi per chi gestisce beni agricoli confiscati ai clan

CATANZARO Fondi in arrivo per le cooperative sociali e le società che gestiscono terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta in Calabria. L’iniziativa è stata illustrata oggi nel corso di una conf…

Pubblicato il: 04/03/2016 – 15:09
Fondi per chi gestisce beni agricoli confiscati ai clan

CATANZARO Fondi in arrivo per le cooperative sociali e le società che gestiscono terreni agricoli confiscati alla ‘ndrangheta in Calabria. L’iniziativa è stata illustrata oggi nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nella sede della giunta regionale calabrese, a Catanzaro, alla presenza del presidente della Commissione consiliare contro il fenomeno della ‘ndrangheta, Arturo Bova, del consigliere regionale con delega all’Agricoltura, Mauro D’Acri, e del dirigente generale del dipartimento Agricoltura, Carmelo Salvino. 
Si tratta, come ha spiegato Salvino, di 300mila euro di fondi di bilancio utilizzabili con un bando a sportello che sarà aperto il prossimo 21 marzo e destinato a coloro che, gestendo beni confiscati, hanno subìto danni con attentati e intimidazioni. «Si tratta di un primo, piccolo intervento – ha detto Salvino – ma su un tema molto importante che si rivolge a tutte quelle cooperative sociali che producono, tra l’altro, prodotti di eccellenza, ma alle quali è destinato un piccolo segnale che vuole essere, però, forte e deciso». Salvino ha evidenziato di avere avviato «una interlocuzione con l’Agenzia nazionale per i beni confiscati per avere un censimento sia dei beni assegnati sia di quelli da assegnare, ma purtroppo l’interlocuzione stenta a partire». Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Commissione, Arturo Bova: «Si tratta di un segnale importante, anche se le risorse non sono molte. La gestione dei beni confiscati alla mafia – ha sottolineato – rischia di essere un fallimento per l’opinione pubblica se diventa errata e non offre soluzioni concrete, per questo si sta lavorando su una legge che dovrà normare l’intero quadro pur tenendo conto delle competenze regionali. Troppi beni restano in stato di abbandono, e in questa direzione sollecitiamo i Comuni a presentare istanze per ottenere non sono immobili, ma anche mezzi e attrezzature confiscate». 
Pieno sostegno all’iniziativa di aiutare le aziende vittime di intimidazioni è arrivato anche dal consigliere regionale D’Acri che segue il settore dell’agricoltura: «I terreni confiscati vanno ben utilizzati – ha detto – e questi soldi di bilancio sono l’inizio di un percorso di sostegno».

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